Pogba: "Mi manca giocare"
Tappe di una vicenda che hanno spezzato una carriera luminosissima, ma che non hanno infranto il suo desiderio di tornare. "Mi sento ancora un calciatore - sottolinea ai microfoni di Sky -, voglio combattere contro quella che per me è un’ingiustizia. Ho una voglia incredibile di tornare a giocare, mi sento come un bambino che sogna di diventare professionista. Fin quando non sentirete dalla mia bocca che mi sono ritirato io sono qui. L’intervista? Non ho mai detto che sono finito. Sono vivo". Parole pronunciate non con rabbia, ma con determinazione mista a nostalgia in cui è palpabile il suo infinito amore per il pallone. "Mi sto allenando, ma non faccio la cosa che amo di più, giocare". Pogba si sente ancora un giocatore della Juventus perché il club bianconero, che al momento della squalifica gli ha sospeso gli emolumenti (8 milioni netti a stagione, circa 11 lordi con il Decreto Crescita), garantendo soltanto lo stipendio minimo di 48 mila euro all’anno lordi, non ha ancora rescisso il contratto che andrà in scadenza nel giugno 2026. "Penso che stiano aspettando il risultato dell’appello ma dovete chiedere a loro. Ho il contratto ma non ho avuto l’opportunità di parlare con direttore e allenatore… c’è silenzio" ammette Pogba. Nessun contatto tra il Polpo e la società bianconera, mentre dalla Francia arrivano segnali diversi: il giocatore è stato invitato dalla Federazione, è sceso negli spogliatoi ad abbracciare i compagni di Nazionale e a congratularsi.