C’è una Juve in vendita per centoventi milioni: la ricompensa è Koopmeiners

Giuntoli deve cedere per finanziare il grande colpo dall’Atalanta: una squadra intera, ecco quale

TORINO - L’intero regno per Teun Koopmeiners. D’accordo, così forse è un po’ troppo. Ma c’è un’intera Juventus che Cristiano Giuntoli è disposto a sacrificare per arrivare al tuttocampista dell’Atalanta. L’olandese era la priorità di mercato nella testa di Thiago Motta prima che la sessione estiva cominciasse. E tale è rimasto. Per questo il direttore tecnico bianconero, di fronte alle ambiziose richieste provenienti da Bergamo, dove gli indici di gradimento stilati alla Continassa sono ben noti, non si è perso d’animo e si è messo alla ricerca di una soluzione. Il ventaglio di opzioni a disposizione di Giuntoli, d’altronde, è piuttosto ampio. Il dirigente bianconero vanta dalla sua una schiera giocatori, giovani e meno giovani, che possono essere sacrificati per accumulare il proverbiale “tesoretto” necessario per andare a bussare con convinzione alla porta della Dea.

Juve: il mercato in uscita

Quanto serve nelle tasche della Juventus? Secondo i bianconeri la cifra congrua per mettere le mani sul cartellino di Koopmeiners è di 45 milioni al massimo, per il direttore sportivo orobico Tony D’Amico, invece, è quantomeno di 60. La differenza di partenza è notevole, ma non incolmabile. Una contropartita, tanto per cominciare, potrebbe rendere più fluida la trattativa: si era vociferato di Iling-Junior, finito nel frattempo all’Aston Villa, e di Kean, nuovo attaccante della Fiorentina, si sussurra ora di Rugani, profilo gradito a Gasperini, che deve ristrutturare metà reparto difensivo rispetto all’ultima stagione. E, poi, si può lavorare su bonus più o meno facili da raggiungere, sulla base del rendimento della squadra e del singolo. La creatività a Giuntoli non manca, l’asso nella manica nemmeno: l’olandese ha già fatto sapere di gradire la destinazione torinese e, con la Juventus, vanta un accordo di massima sulla base di un quinquennale a oltre 4 milioni all’anno.

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I sacrificabili valgono 120 milioni

Ora, però, per il direttore tecnico bianconero diventa vitale cedere. Le prossime operazioni in uscita non dovranno coprire per intero la cifra da destinare alle casse dell’Atalanta per il centrocampista goleador (15 reti con la maglia nerazzurra nell’ultima stagione), ma una cospicua parte sì. E, dunque, Koopmeiners è la priorità, ma non necessariamente il prossimo colpo in ordine cronologico. Dipenderà dalle offerte piovute sulla Continassa nel frattempo, che pure non mancano. Il principio è che nessun giocatore, di fronte a un’offerta congrua, vanta lo status di incedibile, ma è chiaro che ci sono numerosi profili che il tandem Giuntoli-Motta ha identificato come sacrificabili. Tanti da farci, appunto, un’intera squadra. I pezzi pregiati sono Chiesa, Huijsen e Soulé: il primo per lo spessore internazionale del profilo, gli altri due per l’enorme potenziale ancora da esplorare.

Detto che, però, il neo allenatore bianconero terrebbe volentieri con sé l’argentino, cedibile solo a fronte di proposte che risolvano rebus intricati… come quello la cui soluzione porta a Koop di bianconero vestito. Intorno a lui si sono mossi soprattutto club di Premier, mentre l’olandese piace ovunque (Psg, Girona, Leverkusen…) e l’azzurro soprattutto in Serie A (Roma in pole, ma il Napoli resta sornione in attesa): le loro contestuali partenze generebbero incassi per oltre 70 milioni. Ma in partenza figurano anche Szczesny tra i pali, Rugani in difesa, McKennie a centrocampo e Kostic sulla fascia, ovvero profili di rilievo che possono assicurare al bilancio generose entrate (come anche Nicolussi Caviglia) e spazio salariale liberato (come anche Arthur). Aggiungendo alla ricetta gli ingredienti De Sciglio e Milik si arriva davvero a disporre in campo un onesto 4-3-3. Formazione sacrificabile dal valore di 119 milioni di euro complessivi.

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TORINO - L’intero regno per Teun Koopmeiners. D’accordo, così forse è un po’ troppo. Ma c’è un’intera Juventus che Cristiano Giuntoli è disposto a sacrificare per arrivare al tuttocampista dell’Atalanta. L’olandese era la priorità di mercato nella testa di Thiago Motta prima che la sessione estiva cominciasse. E tale è rimasto. Per questo il direttore tecnico bianconero, di fronte alle ambiziose richieste provenienti da Bergamo, dove gli indici di gradimento stilati alla Continassa sono ben noti, non si è perso d’animo e si è messo alla ricerca di una soluzione. Il ventaglio di opzioni a disposizione di Giuntoli, d’altronde, è piuttosto ampio. Il dirigente bianconero vanta dalla sua una schiera giocatori, giovani e meno giovani, che possono essere sacrificati per accumulare il proverbiale “tesoretto” necessario per andare a bussare con convinzione alla porta della Dea.

Juve: il mercato in uscita

Quanto serve nelle tasche della Juventus? Secondo i bianconeri la cifra congrua per mettere le mani sul cartellino di Koopmeiners è di 45 milioni al massimo, per il direttore sportivo orobico Tony D’Amico, invece, è quantomeno di 60. La differenza di partenza è notevole, ma non incolmabile. Una contropartita, tanto per cominciare, potrebbe rendere più fluida la trattativa: si era vociferato di Iling-Junior, finito nel frattempo all’Aston Villa, e di Kean, nuovo attaccante della Fiorentina, si sussurra ora di Rugani, profilo gradito a Gasperini, che deve ristrutturare metà reparto difensivo rispetto all’ultima stagione. E, poi, si può lavorare su bonus più o meno facili da raggiungere, sulla base del rendimento della squadra e del singolo. La creatività a Giuntoli non manca, l’asso nella manica nemmeno: l’olandese ha già fatto sapere di gradire la destinazione torinese e, con la Juventus, vanta un accordo di massima sulla base di un quinquennale a oltre 4 milioni all’anno.

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