Mentre Thiago Motta lavora sul campo d’allenamento alla Continassa con dieci effettivi della prima squadra e 15 giocatori della Next Gen, il dt Cristiano Giuntoli da una parte butta l’occhio per cogliere l’atmosfera che si respira in allenamento e dall’altra mette sotto pressione l’orecchio con il cellulare che non offre tregua. Tra le cento e le duecento telefonate al giorno tra quelle in entrata e quelle in uscita. Ma del resto sono giorni caldi, questi, per il calcio mercato e la Juventus, anche se molto ha fatto, molto altro dovrà fare. Come si sa la ricerca vale per i terzini di riserva, - i titolari sono a destra Danilo, a sinistra Cambiaso e ieri l’albanese Mitaj del Lokomotiv Mosca è stato avvicinato seriamente dal Beikstas. Per il cosiddetto sottopunta - ovvero mister Koopmeiners -, quindi si setaccia per individuare il vice Yildiz, visto che Chiesa con ogni probabilità cambierà maglia (su di lui più di un contatto tra Napoli e Roma) - piace moltissimo Sancho ma in prestito - e ci si muove per il vice Vlahovic visto che anche Milik è dato in partenza.
Sirene turche per Milik
Sul polacco si registrano altre sirene turche e sempre dal Besiktas, la squadra che punta con decisione ad alzare il tasso tecnico della rosa per una stagione in cui si immagina il grande rilancio. Se l’affare dovesse andare in porto, al momento come prima punta al posto di Arek resiste l’albanese Armando Broja, che arriverebbe dal Chelsea con la formula del prestito. Si tratta di un attaccante potente fisicamente dotato di piedi educati, dunque utile anche nel gioco di raccordo che la filosofia di Thiago Motta richiede per far decollare il proprio sistema propulsivo a caccia del gol. I tempi non sono ancora maturi ma contatti frequenti tra le parti consentono di far restare calda la pista.