Juve, chi va in Germania e chi no e perché: Motta tra idee, giovani e sacrifici

Ufficiale la lista dei convocati per il ritiro di Herzogenaurach, vicino a Norimberga, per continuare la preparazione in terra tedesca nel quartier generale dell'Adidas dove ci sarà anche la prima amichevole bianconera

La Juventus in giornata partirà per il ritiro in Germania, dove a Herzogenaurach, piccolo centro vicino a Norimberga e sede dell’Adidas, Thiago Motta e la squadra lavoreranno per una settimana. I bianconeri saranno di stanza nel centro sportivo dove si allena solitamente la nazionale tedesca e in cui in questi giorni ha fatto la preparazione anche il Newcastle. Sarà l'occasione per continuare a lavorare sulla condizione atletica e sulle nuove idee del tecnico italo-brasiliano, ci sarà anche la prima amichevole dell'era Motta, Norimberga-Juventus. Ecco su chi conterà la nuova Juventus e chi non parteciperà e perché.

Questione portieri: Szczesny non parte

Questione portieri: Di Gregorio è la guida in questa nuova era della Juventus. Il portiere ex Monza è arrivato per essere il titolare e prendere il posto di Szczesny (il polacco gode di un supplemento di vacanze e non ci sarà: è sul mercato, con l'Arabia e proprio il Monza interessati). Il suo percorso è stato importante perché è passato nelle varie categorie prima di arrivare a giocarsi le sue carte in una big come la Juve. I bianconeri lo hanno voluto come prima scelta e già da qualche mese Giuntoli lo aveva bloccato parlandone con Galliani.

Portiere dotato di una grande struttura fisica e abile soprattutto tra i pali. Con il Monza ha dimostrato di essere agile e il soprannome di "Uomo Digre" la dice lunga sulla sua voglia di emergere. Alle sue spalle ci saranno due portieri esperti come Perin e Pinsoglio, non solo come età, del mondo bianconero in grado di poterlo aiutare a crescere in una sorta di rivalità sana interna. Motta d'altro canto ha dimostrato, nel suo recente passato a Bologna, di saper gestire al meglio il ruolo alternando talvolta anche il portiere facendo così sentire tutti importanti. C'è anche Daffara come quarto portiere.

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Difesa: ritmo sudamericano più Cambiaso

Tra i convocati per la Germania non figurano, i due difensori brasiliani: Danilo e Bremer. I due si aggregheranno al gruppo non appena termineranno le vacanze ma sono sicuramente centrali nel progetto della difesa bianconera. Motta ha ben chiare le idee in testa con Danilo che agirà con ogni probabilità come terzino destro nella difesa a quattro e Bremer da centrale. Da pochi giorni è arrivato anche Cabal, giocatore molto interessante e anche giovane in grado di poter portare freschezza ai bianconeri. Le sue qualità le ha mostrate nel corso dell'ultima stagione al Verona: mancino, duttile (centrale o terzino sinistro), veloce, abile nell'uno contro uno e in più non disdegna la possibilità di potersi buttare in avanti per andare a creare pericoli in fase offensiva. A sinistra c'è anche Cambiaso a interrompere il ritmo sudamericano nel reparto difensivo. L'azzurro, dopo l'Europeo, è rientrato a Vinovo con la voglia di dimostrare ancor di più il suo valore. Esterno in grado di giocare anche a tutta fascia, dotato di una grande corsa e resistenza. ha già lavorato con Motta un anno a Bologna e può fare un ulteriore passo avanti nella sua crescita.

Tra le alternative in difesa ci sono Gatti (Arrivato come Cambiaso e Weah al JMedical per le visite mediche) e l'oggetto finora misterioso Tiago Djalò, Al cospetto del tecnico poi una serie di giovani di belle speranze su cui proprio l'allenatore si è espresso positivamente nel corso della conferenza stampa di presentazione, su tutti Savona. Motta è rimasto colpito dalla sua duttilità perché anche lui ricoprire un po' tutti i ruoli della difesa (terzino a destra o centrale anche in una difesa a tre come braccetto). Oltre a lui ci sono anche Comenencia, Facundo Gonzalez (reduce da una bella stagione ala Sampdoria in B), il capitano della Next Gen Muharemovic, l'altro esterno Rouhi e Barbieri, quest'ultimo però in uscita perché potrebbe andare al Venezia dopo aver fatto molto bene in cadetteria con il Pisa lo scorso anno. In Germania non ci sarà De Sciglio alle prese con alcune noie fisiche ma anche sul mercato (il Monza è sulle sue tracce). Stesso discorso per Huijsen: il talento è con Soulé la pedina pregiata di questo mercato per fare plusvalenza, la sua cessione è stata già messa in conto. Anche Frabotta è fuori dal progetto, restano in Italia anche il giovane Pedro Felipe e Rugani che è in uscita dal club bianconero e nelle ultime ore è stato accostato al Bologna.

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Novità Thuram, sorpresa Adzic, attesa Douglas Luiz

Senza dubbio il centrocampo è il reparto in cui c'è stata una maggiore rivoluzione rispetto agli ultimi anni perché Douglas Luiz (non presente in Germania poiché ancora in vacanza) e Khephren Thuram rappresentano le due novità importanti su cui Motta vuole lavorare per costruire la nuova Juve. La mediana è il cuore di ogni squadra ed è proprio lì dove Giuntoli è andato a caccia di due rinforzi di caratura internazionale (e non solo a livello economico). Con l'addio di Rabiot (non ha voluto rinnovare il contratto scaduto il 30 giugno 2024) i bianconeri hanno inserito due profili di livello internazionale in grado di poter abbinare quantità e qualità. Entrambi, infatti, sono in grado di poter dare sostanza in fase difensiva ma anche giocate e inserimenti in fase offensiva.

Il brasiliano è reduce da una stagione importante dove, a suon di gol, ha fatto drizzare le antenne al club bianconero in un'operazione che ha visto anche il sacrificio di Barrenechea e Iling Junior. In mediana le alternative non mancano perché la duttilità di alcuni giocatori, compresi i due sopracitati potrebbe anche spingere Motta a giocare con un centrocampista avanzato (alla Ferguson tanto per intenderci) con l'inserimento in regia di uno tra Locatelli e Fagioli (quest'ultimo in grado di poter fare anche da collante nel ruolo di giocatore alle spalle della punta). Entrambi bravi a gestire il pallone, dettare i tempi ala squadra e che con il modo di giocare del tecnico possono veder esaltate le proprie caratteristiche.

Futuro incerto per Nicolussi Caviglia perché anche lui sarà presente in Germania ma con un occhio al mercato, dove si è preso del tempo per riflettere siccome Motta gli ha fatto apprezzamenti importanti. Su di lui, però, ci sono Venezia (fumata grigia nei giorni scorsi) e Como (progetto più intrigante per il classe 2000 nel caso dovesse decidere di partire per andare a giocare). Tra i giovani figurano anche Miretti (fresco di rinnovo con la Juve) - anche lui in grado di poter giocare dietro la punta - e la sorpresa Adzic perché il classe 2006 si è presentato molto bene durante il ritiro e anche l'allenatore ne ha parlato benissimo: "Ha grande forza fisica e una buona tecnica, ma soprattutto mentalmente lo vedo molto forte. Giocare subito con noi dipenderà solo da lui. Le prime impressioni è che abbiamo in casa un calciatore importante".

Non ci saranno nel ritiro a Herzogenaurach: McKennie (supplemento di vacanze e con le valigie pronte per iniziare una nuova avventura dopo il no all'Aston Villa nell'affare a Douglas Luiz), Kostic (è arrivato venerdì alla Continassa per le visite mediche ma anche sul mercato) e Arthur (reduce dal prestito alla Fiorentina e in cerca di una nuova sistemazione). Neanche Nonge sarà sull'aereo.

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Vlahovic la punta di diamante

"Non ho dubbi possa fare una grande stagione". Thiago Motta non ci ha girato attorno su Vlahovic. L'attaccante serbo è tornato venerdì a Vinovo per effettuare le visite mediche prima della partenza per la Germania. Dusan è senza dubbio la punta di diamante dei bianconeri e aver da subito la fiducia dell'allenatore è il primo passo per iniziare al meglio l'annata poi il resto dovrà farlo lui sul campo. Al suo fianco poi agiranno giocatori in grado di poter portare superiorità numerica e offensivi. In attesa del mercato e dei suoi sviluppi (fino al 31 agosto potrebbero cambiare diverse situazioni) tra i convocati c'è Soulé. L'argentino è richiesto dalla Roma che ha messo sul piatto 30 milioni ma Motta vuole valutarlo ancora in ritiro.

Tra gli esterni offensivi ci sono anche Weah (arrivato questa mattina al JMedical dopo aver giocato la Coppa America in casa con gli Stati Uniti), Sekulov (ha fatto benissimo con la Next Gen da gennaio) e Mbangula. Con la prima squadra si sono allenati in questi giorni ma non partiranno Pecorino, e Akè che invece sembra destinato a partire direzione Verona.  In Germania va Hasa, gioiellino Next Gen che Motta continuerà a far allenare con il suo gruppo, non va Cerri che era un'alternativa di Vlahovic nel ruolo di prima punta: giocatore dotato di un fisico possente in grado di saper giocare con la squadra. Il suo percorso sarà ancora con Montero ma senza escludere qualche convocazione.

In Germania non ci saranno Milik (alle prese con il recupero dall'infortunio al ginocchio e con qualche situazione di mercato aperta) e Chiesa, l'azzurro è in permesso matrimoniale visto che si sposa oggi con Lucia ma è tra i possibili partenti in questa sessione estiva di calciomercato. Situazione molto diversa invece per Yildiz, non presente perché dopo l'operazione al naso e l'Europeo godrà di un periodo di vacanze prima di aggregarsi al gruppo Juve ma è assolutamente centrale al progetto, soprattutto dopo aver fatto da testimonial per la nuova maglia.

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Lo staff di Thiago Motta

Da chi sarà circondato Motta? Con il nuovo tecnico della Juve, in Germania, ci sarà lo staff al completo. Il vice Alexandre Hugeux, che cura la parte tattica e si confronta di frequente con Thiago durante gli allenamenti e le partite, e il vice in pectore Simon Colinet, che cura la preparazione atletica e che conosce l’allenatore sin dai tempi del Psg. Presente anche Alfred Dossou Yovo, uno degli uomini di fiducia dell’italo-brasiliano. È l’allenatore dei portieri che Thiago ha portato con sé dal Psg al Bologna, passando anche per l’esperienza allo Spezia. Il 29enne argentino Iago Lozano è l’altro preparatore dei portieri: dall’esperienza al Villarreal fino alla chiamata del Bologna. Infine i due match analyst, Flavio Francisco Garcia e Alessandro Colasante: il primo - che si occupa maggiormente della parte video - è anche il cognato di Thiago. I tifosi bianconeri hanno già potuto apprezzare l’etica del lavoro di Colinet, uno dei simboli del cambiamento portato da Motta a Torino. Il suo “Subito, subito! Non c’è più riposo” durante il primo allenamento alla Continassa ha fatto il giro del web, diventando quasi una copia del modus operandi che si viveva sotto l’epoca di Antonio Conte.

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La Juventus in giornata partirà per il ritiro in Germania, dove a Herzogenaurach, piccolo centro vicino a Norimberga e sede dell’Adidas, Thiago Motta e la squadra lavoreranno per una settimana. I bianconeri saranno di stanza nel centro sportivo dove si allena solitamente la nazionale tedesca e in cui in questi giorni ha fatto la preparazione anche il Newcastle. Sarà l'occasione per continuare a lavorare sulla condizione atletica e sulle nuove idee del tecnico italo-brasiliano, ci sarà anche la prima amichevole dell'era Motta, Norimberga-Juventus. Ecco su chi conterà la nuova Juventus e chi non parteciperà e perché.

Questione portieri: Szczesny non parte

Questione portieri: Di Gregorio è la guida in questa nuova era della Juventus. Il portiere ex Monza è arrivato per essere il titolare e prendere il posto di Szczesny (il polacco gode di un supplemento di vacanze e non ci sarà: è sul mercato, con l'Arabia e proprio il Monza interessati). Il suo percorso è stato importante perché è passato nelle varie categorie prima di arrivare a giocarsi le sue carte in una big come la Juve. I bianconeri lo hanno voluto come prima scelta e già da qualche mese Giuntoli lo aveva bloccato parlandone con Galliani.

Portiere dotato di una grande struttura fisica e abile soprattutto tra i pali. Con il Monza ha dimostrato di essere agile e il soprannome di "Uomo Digre" la dice lunga sulla sua voglia di emergere. Alle sue spalle ci saranno due portieri esperti come Perin e Pinsoglio, non solo come età, del mondo bianconero in grado di poterlo aiutare a crescere in una sorta di rivalità sana interna. Motta d'altro canto ha dimostrato, nel suo recente passato a Bologna, di saper gestire al meglio il ruolo alternando talvolta anche il portiere facendo così sentire tutti importanti. C'è anche Daffara come quarto portiere.

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