Lo slogan è chiaro: tutta un’altra Juve. La sta progettando Cristiano Giuntoli, più rivoluzionario che riformista sul mercato. Ci sta lavorando Thiago Motta, da ieri al comando delle operazioni in mezzo al campo di Herzogenaurach, quartier generale della Juventus fino a venerdì. In Germania, forte del rientro in gruppo di diversi Nazionali, il neo tecnico bianconero sta ora premendo il piede sull’acceleratore: la nuova Juve passa anche, se non soprattutto, da nuovi concetti di gioco. Per andare oltre l’ultimo ciclo di Allegri, chiuso in maniera burrascosa, ma pure con un trofeo in più in bacheca. Thiago Motta ha ben definiti nella testa gli aspetti da cui ripartire, nel tentativo semmai di esaltarli, e quelli da cancellare, con un netto colpo di spugna.
Il possesso palla
Gli ultimi dati sul possesso palla, in questo senso, sono emblematici: la Juventus nella passata stagione ha fatto segnare un 47,9% medio che l’ha relegata al dodicesimo posto della speciale graduatoria della Serie A, mentre il Bologna dell’attuale allenatore bianconero con il 58,2% si era piazzato alle spalle del solo Napoli. Tenere la palla tra i piedi può significare ben poco, avere idee precise può fare la differenza. E anche le statistiche sui passaggi riusciti sono eloquenti, oltre che emblematiche di pensieri chiari nella testa: se i bianconeri, nell’ultimo campionato, avevano completato 14.757 tocchi, decimo risultato di squadra assoluto, i rossoblu ne avevano messi a segno 19.125, totale valso un piazzamento sul podio alle spalle di Napoli e Inter. Il numero di reti realizzate, in qualche modo, è stato (anche) la conseguenza di quanto costruito in precedenza, risalendo il campo con il pallone: Juventus e Bologna in questo caso avevano terminato il cammino appaiate, a quota 54 gol, nonostante il divario qualitativo di organico, almeno sulla carta. Il risultato era stato anche il peggiore di sempre, in una Serie A a venti squadre, per i bianconeri, ancora più attardati estraendo il dato sulle reti (appena 31) confezionate su azione manovrata.