TORINO - A volte succede senza un vero perché. O poiché, di perché, ce ne sono troppi. Sta di fatto che l’avventura di Hans Nicolussi Caviglia in bianconero, dove è cresciuto sin da ragazzino, sta volgendo al termine. In queste due settimane è piaciuto non poco a Thiago Motta ma nel suo ruolo, soprattutto se il tecnico insisterà con il 4-2-3-1 sarebbe troppo coperto e quindi rischierebbe di venire soffocato e giocare pochissimo: i titolari saranno Douglas Luiz e Thuram, con Locatelli e Fagioli riserve naturali. Normale dunque, o meglio, saggio prenderne atto e agire di conseguenza. Del resto questo ragazzo non solo negli anni ha dimostrato di meritare la Serie A, ma anche di essere dotato do una maturità e una serietà nettamente sopra la media dei colleghi.
Il mercato di Nicolussi Caviglia
E così, Hans, uno che ascolta e fa viaggiare i propri pensieri con la poesia in musica di Guccini, non con le rime sincopate tirate giù in cinque secondi dell’ultimo trapper tanto in voga tra i suoi coetanei, sta valutando le varie opportunità. Dopo essere andato a un passo dal Venezia, frenato qualche settimana fa dall’idea di doverlo acquistare e non prendere in prestito con diritto di riscatto, ecco che per lui è scattata una sorta di asta. Il prezzo del cartellino fatto dal club bianconero è di 8 milioni trattabili. E così si sono iscritti alla corsa per accaparrarsi il ragazzo il Palermo, che punta ad allestire una squadra per tornare nella massima serie e la Cremonese, che nei cadetti non vorrebbe restare a lungo. Ma la novità del giorno sul fronte Nicolussi Caviglia arriva da un altro club di Serie A che ha deciso di bussare al direttore tecnico Cristiano Giuntoli per capire quali margini possano esserci per ingaggiare il regista.