La Nazionale del Montenegro non ha mai avuto nella sua storia un ct di cotanto prestigio. Uno che da giocatore ha alzato al cielo la Champions League, che a 18 anni aveva già conquistato il Mondiale Under 20, che ha indossato in carriera la maglie di Real Madrid e Barcellona (record condiviso con altri 8 grandi del calcio internazionale quali Ronaldo, Figo, Eto’o, Hagi, Schuster, Laudrup, Saviola, Luis Enrique) e che nel ’98 ha centrato il bronzo ai Mondiali francesi con la Croazia. Parliamo dell’ex re del dribbling Robert Prosinecki, 55 anni, “Veliki Zuti” (Grande Biondo) chiamato lo scorso febbraio dal presidente della Federazione montenegrina Dejan Savicevic alla guida dei “Falchi Rossi” al posto del ct Miodrag Radulovic (ora al Libano) che aveva fallito la qualificazione agli Europei.
Robi, il vostro obiettivo immediato è quello di far bene nella prossima Nations League, Lega B, dove siete stati inseriti in un gruppo non proibitivo contro Turchia, Galles e Islanda... «Cominciamo il 6 settembre a Reykjavik e tre giorni dopo riceveremo i britannici a Podgorica. Ho in mente tante cose, delle sorprese e un’importante promozione... ».
A chi si riferisce? «Al più grande talento del calcio montenegrino: Vasilije Adzic. È un giocatore impressionante. Un centrocampista completo. Duttile. Versatile. Anche se ha solo 18 anni è già pronto a passare dall’Under 21 alla Nazionale A. L’avrei chiamato anche prima, gli avevo parlato in due occasioni a marzo poco dopo il mio insediamento, ma non ho potuto vederlo all’opera dal vivo per tutti i 90’ perché in quelle settimane era stato impiegato pochi minuti nel Buducnost e aveva anche dovuto scontare un turno di sospensione... ».