La gioia di uno scudetto vinto l’ha già assaporata da piccolissimo quando suo papà, Lilian, ne conquistò quattro con la maglia della Juventus e lui, assieme al fratello Marcus, festeggiava al Delle Alpi con la bandiera bianconera. Adesso Khephren Thuram, a 23 anni (è nato nel 2001 a Reggio Emilia quando il papà era un giocatore del Parma, ma nell’anno in cui è passato alla Juventus diventando una colonna della difesa), vuole seguire le orme parterne e riportare il tricolore a Torino sfidando il fratello, attaccante dell’Inter campione d’Italia. «Ero piccolo quando la Juve ha vinto i quattro scudetti e non mi ricordo molto - racconta durante la presentazione ufficiale, con il dt Giuntoli e il suo braccio destro Pompilio seduti in prima fila -. Spero di vincerne tanti altri con questo club. Mio papà mi ha detto che la Juventus è la squadra più grande d’Italia e tra le più grandi al mondo. Bisogna approfittare di ogni momento che passerò qui, non solo per i tanti campioni che ci sono ma anche per lo staff e la dirigenza, sono tra le migliori. Per me sarà un’occasione di crescita e apprendimento, come persona e come giocatore».
Thuram, entusiasmo Juve
Il più giovane dei Thuram sprizza entusiasmo da ogni poro: sincero e sorridente, ma anche gentile e disciplinato, non nasconde l’emozione anche se il suo arrivo alla corte della Vecchia Signora non ha stupito perché la Juventus era nel suo destino. «La prima volta che si sono interessati a me avevo 17 anni ed ero al Monaco - ricorda - ma volevo crescere come giocatore prima di arrivare qui, per questo ho scelto il Nizza. Essere qui è un sogno, così come è stato un sogno la prima volta che ho parlato con Giuntoli e con il tecnico. Fin da piccolo ho sempre desiderato giocare alla Juve, dove sono passati moltissimi giocatori francesi, dei nomi di grandissimo prestigio. Sono ancora più orgoglioso di poter indossare questa maglia che ha un grande significato e una grande storia. Quindi, ogni giorno mi sveglio e sento di avere una grande fortuna».