TORINO - Nel secondo test estivo per la squadra di Thiago Motta, nel pareggio contro il Brest a Pescara, è emersa una certa difficoltà nella fase difensiva, che va a sommarsi al 3-0 rimediato a Norimberga (contro una formazione molto più avanti nella preparazione, giova ricordarlo). Non è tanto una questione di interpreti, quanto di meccanismi ancora da oliare e di una condizione fisica da trovare. Ma è altrettanto vero che, nelle idee di Giuntoli e Motta, la fisionomia della difesa bianconera a fine mercato sarà diversa da quella attuale. E non soltanto perché ci sono diversi centrali in uscita, da Rugani a Tiago Djalò. Serve un marcatore da affiancare a Bremer, considerando che Danilo, in assenza di un altro colpo tra i terzini, andrebbe ad agire sulla destra nella linea a 4 difensiva: con la conferma di Gatti e i buoni segnali lanciati da Cabal anche da centrale mancino (qualche lancio lungo davvero interessante nell’amichevole con il Brest), la Juve ha così le alternative, ma manca un titolare.
Todibo-Juve: il punto
Quella che si apre oggi dovrebbe essere la settimana dell’arrivo di Todibo a Torino: è il colpo al quale Giuntoli sta lavorando da più tempo, alla pari forse solo con l’operazione Koopmeiners. Il Nizza deve aprire definitivamente al prestito con diritto di riscatto, ma nel frattempo non ha convocato il centrale per le amichevoli estive, anche l’ultima di ieri con il Lecce. Un segnale che però da solo non basta a dare per chiusa la trattativa, ma aiuta a comprendere quanto le parti siano avanti e vicine in questa operazione. Già da tempo il difensore centrale ha un’intesa di massima con la Juventus su ingaggio e durata del contratto: finora gli inserimenti di alcune ambiziosi squadre di Premier, su tutte il West Ham, non hanno modificato la volontà del giocatore di sposare il progetto bianconero. A questo punto servono solo un paio di incastri: le uscite juventine tra i difensori e la definizione dei dettagli con il Nizza. E poi Motta avrà un altro reparto completato.