Juve, la Next Gen e l'appuntamento con la storia: il battesimo di Elkann

Nel pomeriggio il solito appuntamento "in famiglia" tra le due formazioni. Intanto John vara il progetto Thiago Motta

Oggi pomeriggio la Juventus celebrerà la festa di famiglia. Da cento e uno anni la stessa, ma soprattutto persone in carne e ossa. Un vero lusso nel calcio in cui le squadre sono di proprietà di un fondo di investimento che non ha volto e il cuore in banca. Nella sfida d’agosto fra la prima squadra e la Next Gen c’è tutto il senso e la solidità del legame fra il club e gli Agnelli, una tradizione che ha saputo rinnovarsi per durare così a lungo, ma rimanendo sempre fedele a se stessa. John Elkann oggi battezzerà la Juventus, varando il nuovo progetto, quello dell’azzeramento per ricominciare da capo. Alla Juventus è successo tante volte di strappare con il passato e cambiare in modo abbastanza radicale. Qualche volta è andata male, altre è andata in modo eccellente, ma non è mai mancato il coraggio di iniziare un nuovo capitolo, sfruttando la continuità della famiglia che rilega il libro della storia bianconera. Elkann non è un proprietario invadente e protagonista, ma non ha mai fatto mancare la sicurezza al club, parte inscindibile della sua famiglia e che ha già stregato i suoi figli, tifosissimi.

Juve, Elkann si affida ai giovani

Sono giovani e John segue molto la loro generazione, da velista ha capito che è il modo più efficace per capire la rotta del futuro. Ha captato qualcosa anche dai Giochi, che sta seguendo con la solita passione. Ha capito, per esempio, che queste Olimpiadi ci stanno insegnando che i ragazzi colgono sfumature diverse: ambiscono alla vittoria, ma non demonizzano la sconfitta, colgono il senso profondo della partecipazione, senza essere ossessionati dalla competizione che, piuttosto, sfruttano come stimolo per continuare a migliorare se stessi. Le nuove generazioni vivono lo sport per divertire se stessi e gli altri. E questo è anche l’obiettivo che John Elkann spera venga perseguito da Thiago Motta, con il quale ha già parlato, rimanendo ben impressionato. Lo ha definito un allenatore "giovane che lavorerà con i giovani e per i giovani" e, mentre parlava, i dirigenti bianconeri allungavano il contratto a Gleison Bremer, il gioiello con cui monetizzare più facilmente di tutta la rosa juventina è, invece, rimasto.

E un semplice rinnovo diventa la lampante conferma della solidità della Juventus e del legame che lega il club e la famiglia Agnelli-Elkann: è vero, bisogna agire in un regime di austerity, ma i più forti rimangono. Insieme alla famiglia.

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