Pagina 2 | Chiesa, l’ultima proposta dell’agente. Lo scatto Marotta e i due nomi Juve

Alla grande festa dell’Allianz Stadium non hanno preso parte tutti i giocatori sul mercato: una lista lunga, che ha in Federico Chiesa il nome più altisonante e forse pure quello più complicato da piazzare. Perché ad avere fretta adesso è solo la Juventus, che altrimenti rischia di perdere tra sei mesi a zero un giocatore pagato sì 60 milioni, più o meno, ma che ora pesa a bilancio per poco più di 14, dopo ammortamenti vari. Venderlo non è facile, ma in Serie A c’è soprattutto la Roma ad essersi fatta sotto: per Daniele De Rossi è un obiettivo concreto che andrebbe ad arricchire il reparto offensivo dopo il colpo Mati Soulé, sempre dalla Juve. E per abbassare il cash (la Juve chiede una quindicina di milioni) la Roma può inserire nel pacchetto anche Stephan El Shaarawy, che risolverebbe il problema di trovare un altro esterno offensivo come alternativa a Yildiz sulla sinistra. Ma Chiesa sarebbe convinto della scelta?

Roma o Inter nel futuro di Chiesa?

Il momento delle riflessioni prosegue, così come il lavoro dell’agente Fali Ramadani, che sta cercando di proporre Federico in giro per l’Europa: sarebbe stato offerto pure al Barcellona, che in queste ore ha chiuso l’affare Dani Olmo. Ma Ramadani è atteso a Roma per trattare l’acquisto dall’Almeria del giovane terzino Marc Pubill: detto ciò, di sicuro l’argento Chiesa verrà trattato dal manager e dal ds giallorosso Ghisolfi. L’Inter segue l’ex viola da tempo e l’idea di prenderlo a parametro zero è più di una tentazione per Marotta, che però potrebbe anche decidere, nel caso in cui Chiesa dovesse restare fermo a poche ore dalla fine delle trattative, di formulare al fotofinish un’offerta al ribasso alla Juve per dare subito a Simone Inzaghi un elemento offensivo in grado di saltare l’uomo e creare superiorità numerica, un tassello che forse manca ai nerazzurri. 

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Il mercato in entrata: i nomi

In entrata proseguono i contatti tra la Juventus e il Porto: i colloqui tra Giuntoli e l’entourage di Galeno sono costanti, quasi quotidiani, ma per convincere il club serve una convincente proposta a titolo definitivo. La formula che servirà anche a prendere Todibo dal Nizza per rinforzare la difesa. L’altro grande obiettivo della Juventus è Nico Gonzalez. L’attaccante argentino ha già fatto sapere alla Fiorentina e al suo allenatore di essere fortemente tentato dal vivere un’esperienza altrove per trovare nuovi stimoli e compiere un salto in carriera. Di qui la decisione del club viola, su input dello stesso Palladino alle prese con una rosa ancora incompleta, di dare la priorità alla trattativa per Gudmundsson (prestito oneroso a poco più di 5 milioni, obbligo di riscatto a 20 più una percentuale sulla futura rivendita, contratto di 5 anni per il giocatore islandese a poco più di 2 milioni) e difatti anche ieri i contatti con il Genoa sono stati quanto mai serrati nella speranza di risolvere tutti i numerosi cavilli e di arrivare alla fumata bianca entro domani. Proprio per questo la riunione ufficiale per e con Gonzalez e il suo entourage è slittata. 

La trattativa per Gonzalez

Nell’attesa l’argentino, dopo aver fatto il punto coi propri agenti lunedì sera a cena a Firenze, ha rispettato il programma di (ancora) tesserato viola: visite mediche ieri mattina, allenamento nel pomeriggio al Viola Park insieme ad Amrabat e ai connazionali Beltran e Quarta appena aggregati. Per Gonzalez potrebbe essere appunto una ‘toccata e fuga’ ma la Fiorentina si aspetta sul tavolo l’arrivo di offerte concrete e soprattutto non inferiori ai 30-35 milioni di euro. E la Juve, a quelle cifre, ci può arrivare solo a due condizioni: o inserendo delle contropartite gradite (come McKennie o Arthur) o andando a investire una cifra consistente cash in caso di rinuncia a Koopmeiners. 

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Il mercato in entrata: i nomi

In entrata proseguono i contatti tra la Juventus e il Porto: i colloqui tra Giuntoli e l’entourage di Galeno sono costanti, quasi quotidiani, ma per convincere il club serve una convincente proposta a titolo definitivo. La formula che servirà anche a prendere Todibo dal Nizza per rinforzare la difesa. L’altro grande obiettivo della Juventus è Nico Gonzalez. L’attaccante argentino ha già fatto sapere alla Fiorentina e al suo allenatore di essere fortemente tentato dal vivere un’esperienza altrove per trovare nuovi stimoli e compiere un salto in carriera. Di qui la decisione del club viola, su input dello stesso Palladino alle prese con una rosa ancora incompleta, di dare la priorità alla trattativa per Gudmundsson (prestito oneroso a poco più di 5 milioni, obbligo di riscatto a 20 più una percentuale sulla futura rivendita, contratto di 5 anni per il giocatore islandese a poco più di 2 milioni) e difatti anche ieri i contatti con il Genoa sono stati quanto mai serrati nella speranza di risolvere tutti i numerosi cavilli e di arrivare alla fumata bianca entro domani. Proprio per questo la riunione ufficiale per e con Gonzalez e il suo entourage è slittata. 

La trattativa per Gonzalez

Nell’attesa l’argentino, dopo aver fatto il punto coi propri agenti lunedì sera a cena a Firenze, ha rispettato il programma di (ancora) tesserato viola: visite mediche ieri mattina, allenamento nel pomeriggio al Viola Park insieme ad Amrabat e ai connazionali Beltran e Quarta appena aggregati. Per Gonzalez potrebbe essere appunto una ‘toccata e fuga’ ma la Fiorentina si aspetta sul tavolo l’arrivo di offerte concrete e soprattutto non inferiori ai 30-35 milioni di euro. E la Juve, a quelle cifre, ci può arrivare solo a due condizioni: o inserendo delle contropartite gradite (come McKennie o Arthur) o andando a investire una cifra consistente cash in caso di rinuncia a Koopmeiners. 

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