Trovarsi l’Atletico Madrid come avversario nella prova generale (domenica 11 agosto a Goteborg, ore 15) in vista del debutto in campionato fa riaffiorare dolci ricordi, come la tripletta di Cristiano Ronaldo che nel marzo 2019 aveva permesso alla Juventus il passaggio ai quarti di Champions dopo il ko per 2-0 dell’andata, ma anche momenti bui, come l’amichevole d’agosto di due anni fa, disputata alla Continassa e persa 4-0. Non ci sarà di fronte Alvaro Morata, allora autore di una tripletta, che però vestirà di rossonero, ma la squadra di Simeone resta temibile ed è sicuramente il test più impegnativo dell’estate, che potrebbe anche riproporsi in Champions League con la novità del gruppo unico, che ha soppiantato la fase a gironi, al fine di garantire più partite e una maggiore possibilità di incroci ad alto livello.
Juve, lavori in corso
La Juventus targata Thiago Motta arriva all’appuntamento svedese con i lavori in corso, un occhio al campo per valutare i progressi in allenamento e in partita e un occhio al mercato in attesa delle mosse conclusive di Cristiano Giuntoli: il tecnico italo-brasiliano attende infatti il sottopunta che deve accendere Vlahovic e che gli permette così di schierare la squadra pensata a giugno, cioè con il 4-2-3-1. Proprio l’assenza di Koopmeiners, o di una alternativa all’olandese che abbia le stesse caratteristiche e possa ricoprire quella posizione (considerando che Miretti e Adzic, candidati al ruolo, sono in infermeria), ha costretto Thiago Motta a virare verso un 4-1-4-1, già presentato sabato a Pescara contro il Brest e riproposto martedì allo Stadium contro la Next Gen.