INVIATO A GOTEBORG (Svezia) - Con le ali attese che non hanno ancora spiccato il volo per Torino, tocca a destra a Weah dimostrare di essere all’altezza dopo che nella scorsa stagione è stato utilizzato da Allegri in versione più difensiva. Oggi una prestazione sufficiente nonostante si trovasse di fronte un Atletico Madrid protetto a guscio con il 5-3-2 che quindi concedeva pochi spazi. Ma Weah ha fiducia nella nuova organizzazione di gioco: «Io dico che il risultato ovviamente non ci piace ma credo che la Juventus nel primo tempo abbia fatto cose positive. C’è stato un bello spirito di gruppo, poi purtroppo è un po’ venuta fuori la fatica e in questo momento di prestagione ci può stare, è normale avvertire i carichi. Dobbiamo tornare a lavorare al massimo in questa prossima settimana di allenamento che ci porterò al primo vero impegno di campionato contro il Como».
Weah e i consigli di papà
«Io sono fiducioso e non dobbiamo farci condizionare da una sconfitta in amichevole anche se ovviamente perdere non è mai bello. I rumors di mercato? Non sono affatto interessato a speculazioni di mercato, non ascolto queste voci, penso solo a focalizzarmi sul mio lavoro e a dare il massimo del mio potenziale sul campo sia in settimana negli allenamenti che poi durante la partita vera e propria. Io e la squadra dobbiamo concentrarci e rimanere focalizzati su quello che ci chiede il mister, il resto non ci deve interessare. Abbiamo un coach e uno staff meraviglioso in cui crediamo tantissimo. Se mio papà mi ha dato consigli? No, niente di particolare, solo di lavorare duro e non perdere la concentrazione».