Szczesny, è finita. E forse non solo con la Juve: "Non farò come Buffon"

Il portiere polacco e il club bianconero pronti a dirsi addio, anche in caso di mancanza di offerte interessanti. Quella frase di Tek ora risuona più forte

Sta per calare il tramonto sulla storia professionale e non solo tra la Juventus e Szczesny. Come si sa il portiere polacco, protagonista delle ultime sette stagioni tra i pali bianconeri, non fa più parte del progetto made in Thiago Motta che ha caldeggiato l’acquisto di Di Gregorio trovando sponda nel il dt Giuntoli. Infatti l’ex numero uno del Monza è stato acquistato per fare il titolare mentre a Szczesny è stato concesso prima un permesso di vacanza aggiuntiva, poi la possibilità di allenarsi in “smart working”. Un agreement reso possibile dall’atteggiamento riconoscente del nazionale polacco che del resto in una intervista a un’importante testata del proprio Paese circa un mese fa dichiarò: “Io rispetto i contratti ma se un club che ti ha dato tanto chiede di risolvere il legame bisognerebbe aiutarlo”. Frasi non di circostanza, ma inquadrate in un contesto già chiaro, in cui era evidente che per lui il futuro a Torino era di fatto terminato.

Juve-Szczesny: si va verso la risoluzione

Adesso si sta cercando di passare dalle parole ai fatti e quindi dopo che alcune trattative si sono arenate quasi sul nascere, per il mancato gradimento del giocatore sulla nuova possibile destinazione, ecco che sono iniziati contatti per poter trovare un accordo che preveda la risoluzione del contratto in essere che scade il prossimo giugno. Come si sa il suo ingaggio è tra i più pesanti e pesa sulle casse della società per circa 13 milioni di euro lordi più i premi. Si profila così l’opportunità di trovare un punto di caduta che possa soddisfare entrambe le parti. Come? Con l’escamotage della buona uscita che consentirebbe di beneficiare di una tassazione meno importante e quindi non vedere una corrispondenza aritmetica tra il risparmio della società e la penalizzazione economica per il dipendente, in questo caso Szczesny. Si è cominciato dunque a discutere con l’entourage del calciatore di questa operazione e nel corso di questa settimana si potrebbe anche trovare l’accordo, tra l’altro va detto che i primi due mesi di questa annata, ovvero luglio e agosto di fatto si potranno considerare già saldati.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Quale futuro per Szczesny

Una volta sciolto il legame con la Juventus il polacco prenderà una decisione sul suo futuro che potrebbe anche essere definitiva, ovvero appendere i guantoni al chiodo. Se infatti non dovesse riaccendersi la fiamma della passione a fronte di una nuova opportunità, a 34 anni lascerebbe il mondo del calcio. Già in passato, del resto, aveva raccontato che a differenza di cosa aveva fatto Buffon, ovvero giocare da quarantenne, lui non si immaginava ancora tra i pali per così tanti anni.

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Sta per calare il tramonto sulla storia professionale e non solo tra la Juventus e Szczesny. Come si sa il portiere polacco, protagonista delle ultime sette stagioni tra i pali bianconeri, non fa più parte del progetto made in Thiago Motta che ha caldeggiato l’acquisto di Di Gregorio trovando sponda nel il dt Giuntoli. Infatti l’ex numero uno del Monza è stato acquistato per fare il titolare mentre a Szczesny è stato concesso prima un permesso di vacanza aggiuntiva, poi la possibilità di allenarsi in “smart working”. Un agreement reso possibile dall’atteggiamento riconoscente del nazionale polacco che del resto in una intervista a un’importante testata del proprio Paese circa un mese fa dichiarò: “Io rispetto i contratti ma se un club che ti ha dato tanto chiede di risolvere il legame bisognerebbe aiutarlo”. Frasi non di circostanza, ma inquadrate in un contesto già chiaro, in cui era evidente che per lui il futuro a Torino era di fatto terminato.

Juve-Szczesny: si va verso la risoluzione

Adesso si sta cercando di passare dalle parole ai fatti e quindi dopo che alcune trattative si sono arenate quasi sul nascere, per il mancato gradimento del giocatore sulla nuova possibile destinazione, ecco che sono iniziati contatti per poter trovare un accordo che preveda la risoluzione del contratto in essere che scade il prossimo giugno. Come si sa il suo ingaggio è tra i più pesanti e pesa sulle casse della società per circa 13 milioni di euro lordi più i premi. Si profila così l’opportunità di trovare un punto di caduta che possa soddisfare entrambe le parti. Come? Con l’escamotage della buona uscita che consentirebbe di beneficiare di una tassazione meno importante e quindi non vedere una corrispondenza aritmetica tra il risparmio della società e la penalizzazione economica per il dipendente, in questo caso Szczesny. Si è cominciato dunque a discutere con l’entourage del calciatore di questa operazione e nel corso di questa settimana si potrebbe anche trovare l’accordo, tra l’altro va detto che i primi due mesi di questa annata, ovvero luglio e agosto di fatto si potranno considerare già saldati.

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