TORINO - Ottantamila occhi addosso. Li avvertiranno i nuovi della Juventus, domani sera, entrando sul campo dell’Allianz Stadium, esaurito per il battesimo: inutile girarci intorno, la curiosità sarà tutta per loro. E allora servirà soprattutto personalità per trasformare l’adrenalina in carica positiva. Se Thiago Motta dovrà canalizzarla in lucidità, nel saper gestire al meglio le scelte tattiche e tecniche durante i 90 minuti più recupero, Douglas Luiz e compagni avranno la possibilità di scaricare l’energia contro il Como, squadra ambiziosa sì, ma pure neopromossa.
Dunque in teoria un inizio in discesa rispetto a certi “Passi” che i torinesi incontreranno nel cammino di 38 tappe che formeranno il campionato. Sarà una Juventus inevitabilmente incompleta, visto che il mercato non ha ancora consegnato al tecnico nè il sottopunta (Koopmeiners) nè l’attaccante esterno, almeno il primo, (Nico Gonzalez), ma che dovrà comunque evitare di inciampare.
L’avvio di stagione, che propone dopo il Como la trasferta di Verona, con i gialloblù che si sono salvati in extremis, non concede sconti e richiede dunque un bottino da sei punti per evitare poi di non veder tornare i conti. I risultati delle amichevoli non sono incoraggianti (due ko e un pareggio) e la digestione dei nuovi principi di gioco non è stata ancora completata ma del resto, di fronte a certe rivoluzioni, il tempo è l’unica variabile che non si può comprare o sostituire.
Juventus, la notte delle prime volte: l'Allianz Stadium è sold out