Pagina 3 | Chiesa, Di Canio e Bergomi svelano tutto? "Trattano, non fare il furbino"

"In questo momento la Juve si è migliorata?". La domanda di Fabio Caressa durante il Club di Sky Sport è quella che si stanno facendo un po' tutti i tifosi bianconeri. Dalla fine della scorsa stagione all'inizio di quella nuova c'è stata anche una rivoluzione tra panchina e rosa. Thiago Motta ha preso il posto di Allegri, mentr Giuntoli sul mercato ha cucinato diversi situazioni e altre ne potrebbero arrivare. Douglas Luiz, Di Gregorio, Cabal, Kheprhen Thuram al momento i nuovi arrivati, ma ancora il lavoro non è finito e ballano altri nomi come Koopmeiners, Nico Gonzalez, Kalulu. Insomma, un profondo cambiamento tra entrate e uscite. C'è tanta attesa per vedere all'opera i bianconeri con il nuovo stile di gioco e le idee del tecnico italo-brasiliano. Sicuramente servirà tempo per assimilare i concetti. Il pre campionato è stato duro, la squadra ha lavorato ad alta intensità e ora è pronta a far vedere sul campo tutto ciò che in un mese e mezzo ha immagazzinato. Per rispondere alla domanda, però, non è affatto semplice, ma ci hanno pensato alcuni ex calciatori a dire la loro sui bianconeri. 

I dubbi di Marchegiani e le parole di Bergomi

A rispondere per primo alla domanda è stato Luca Marchegiani. L'ex portiere ha esposto alcune sue perplessità circa i miglioramenti, rispetto all'anno passato, della Juve: "Secondo me no. Rispetto ai discorsi che facevamo l'anno scorso, dove ancora c'era Pogba che sembra stesse bene... non lo so. Per me è un anno uno pure per la Juventus, ma Motta ha dimostrato di essere un allenatore bravo. Quando nasce un ciclo ti dà tanto perché ti plasma la squadra, o meglio ha questa possibilità. Poi ci sono giocatori interessanti: Cabal ha fatto vedere cose interessanti ma arriva dal Verona". 

"Hanno fatto delle scelte difficili e discutibili - ha detto Beppe Bergomi - ne abbiamo parlato anche noi, ma remano tutti nella stessa direzione e mi sembra, da fuori, che anche i tifosi sono d'accordo con la strada intrapresa. Dove può incidere l'allenatore? Io ho visto Thuram davanti alla difesa che può crescere molto. Douglas Luiz e Locatelli più avanti. Da capire cosa può sviluppare con Vlahovic perché nelle amichevoli l'ho visto venire incontro ma non è il suo gioco e fa fatica". A questo poi ha analizzato il quadro più nello specifico Di Canio...

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Di Canio: "Difficile ma allo stesso tempo mi affascina"

"Secondo me è interessante quello che dice Bergomi - ha iniziato Di Canio - . Perché Motta ci ha fatto vedere alcune situazioni come Cambiaso che diventa regista. Da fuori vedendo le caratteristiche del giocatore trovo difficoltà che possa diventare uno raffinato e dettare i tempi. Magari lo tiene lì per liberare gli altri più tecnici. Sai perdi palla e hai uno di gamba pronto a entrare e chiudere. Non lo so, sto provando a guardare le diverse soluzioni perché pensando al fatto positivo, ovvero al possesso, trovo difficoltà".

Poi è passato a parlare di Douglas Luiz: "Non mi fa impazzire da trequarti anche se ha la fantasia del brasiliano ma non è rapido e veloce. Nell'Aston Villa nei cinque anni è cresciuto: da centrocampista davanti alla difesa a mezz'ala di inserimento ad accompagnare l'azione. Da trequartista non è proprio il suo ruolo, a me lui piace tantissimo ma non in quel ruolo. lo sta provando lì, forse sta facendo dei tentativi. Non è facile però allo stesso tempo mi affascina vedere la Juve di Motta e capire come potrà giocare". Poi il siparietto sul futuro di Chiesa...

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Futuro Chiesa, il siparietto Di Canio-Bergomi

Un tema che ha scatenato un dibattito nello studio è stata la situazione Federico Chiesa, su cui Motta si è espresso chiaramente in conferenza. E il primo ad analizzarla è stato  Bergomi: "Parliamo di senso di appartenenza. Se gli hanno proposto di allungare il contratto, guadagna 5 e te ne do 3 perché non accetti?". Caressa ha subito risposto: "Esatto, devono ridursi gli ingaggi. È il mercato...".

Mentre Marchegiani ha spiegato la sua linea: "No, no, non sono d'accordo questo è un discorso diverso... Perché deve allungare il contratto? Fa il suo fino alla fine come succede in tutte le squadre d'Europa e lui gioca. Se lo vuoi vendere prima lo fai...Non deve passare il messaggio del giocatore che rinnova o sta fuori in tribuna". Discorso più tecnico per Di Canio: "Mi sembra chiaro, Motta l'ha fatto anche capire, che Chiesa non rientra nel modo di giocare dell'allenatore. A quel punto prendo 25 milioni, graviamo il contratto e prendiamo una pedina più funzionale". Ma alla fine a far pensare al futuro dell'esterno è stato il siparietto tra Di Canio e Bergomi: "Stanno trattando, tu lo sai, zio (Bergomi n.d.r.), non fare il furbino…". Un leggero sorriso da parte dell'ex capitano dell'Inter e la risposta: "Eh sì, ormai è rottura, Chiesa andrà dove riterrà"

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Futuro Chiesa, il siparietto Di Canio-Bergomi

Un tema che ha scatenato un dibattito nello studio è stata la situazione Federico Chiesa, su cui Motta si è espresso chiaramente in conferenza. E il primo ad analizzarla è stato  Bergomi: "Parliamo di senso di appartenenza. Se gli hanno proposto di allungare il contratto, guadagna 5 e te ne do 3 perché non accetti?". Caressa ha subito risposto: "Esatto, devono ridursi gli ingaggi. È il mercato...".

Mentre Marchegiani ha spiegato la sua linea: "No, no, non sono d'accordo questo è un discorso diverso... Perché deve allungare il contratto? Fa il suo fino alla fine come succede in tutte le squadre d'Europa e lui gioca. Se lo vuoi vendere prima lo fai...Non deve passare il messaggio del giocatore che rinnova o sta fuori in tribuna". Discorso più tecnico per Di Canio: "Mi sembra chiaro, Motta l'ha fatto anche capire, che Chiesa non rientra nel modo di giocare dell'allenatore. A quel punto prendo 25 milioni, graviamo il contratto e prendiamo una pedina più funzionale". Ma alla fine a far pensare al futuro dell'esterno è stato il siparietto tra Di Canio e Bergomi: "Stanno trattando, tu lo sai, zio (Bergomi n.d.r.), non fare il furbino…". Un leggero sorriso da parte dell'ex capitano dell'Inter e la risposta: "Eh sì, ormai è rottura, Chiesa andrà dove riterrà"

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