Pagina 3 | Pagelle Verona-Juve: Savona show, Vlahovic bomber, Fagioli e Douglas Luiz...

Secondo successo consecutivo per la Juve, che supera il Verona in trasferta con il finale di 3-0: reti di Dusan Vlahovic (28', 53' rig.) e Nicolò Savona (39'). Un successo che consente ai bianconeri di ritrovarsi in solitaria in vetta alla classifica di Serie A e restituisce altre certezze non trascurabili: attitudine e fiducia nel gruppo.

Che Juve a Verona!

Al Bentegodi, dopo circa mezz'ora di scontro alla pari in cui la Juve ha dimostrato senza riserve di sapere difendere e aggredire in fase di non possesso, gli uomini di Thiago Motta hanno sbloccato le marcature grazie a quanto successo sull'asse Yildiz-Vlahovic, il tandem che più di tutti è chiamato a trascinare la squadra verso la rinascita. Non banale il gol del serbo, che resiste alla pressione di tre avversari e punisce Montipò. In grande spolvero i talenti cresciuti in seno alla Next Gen, uno dei progetti giovanili più efficienti d'Europa, e di cui Motta è stato capace di accorgersi e soprattutto di incaricarli della titolarità. Mbangula e Savona sono due felicissime intuizioni del tecnico, la cui fiducia è stata ampiamente ripagata. Di seguito tutti i voti alle prestazioni dei giocatori bianconeri in Verona-Juve.

Di Gregorio 6.5

Irrompe nella stagione bianconera con un prezioso salvataggio su Tengstedt nel finale, dopo quasi 180’ da spettatore non pagante: benvenuto. 

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Savona 9 

Rispetta il pegno dell’esordiente, “costretto” da Thiago Motta a segnare. Un offside pare mandare in brandelli la favola a metà primo tempo, ma lui si ripete e questa volta è tutto buono. La sua marcatura è thiagomottismo allo stato puro: inizia l’azione, la segue, si ritrova in area e segna. Merito di una prestazione senza timori reverenziali, come certifica la sua posizione in campo sempre molto propositiva. (Kalulu dal 33'st, ng).

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Gatti 6.5 

Il capitano alza il muro e la ciurma si diverte dalla cintola in su, sapendo di avere le spalle ben coperte (Danilo dal 39' st, ng).

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Bremer 8 

C’è chi entra in condizione prima e chi dopo. E, poi, c’è Bremer: un gigante nelle prestazioni e nella continuità, che abbia trascorso l’estate con il Brasile (difficile spiegarsi la mancata chiamata per i prossimi impegni dei verdeoro…) viene relegato a futile dettaglio. Domina la scena per aria e per terra, trasformando Mosquera da cigno a brutto anatroccolo.  

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Cabal 6.5 

Fa un po’ tutto e lo fa anche bene, se si eccettua qualche disimpegno impreciso in fase di risalita del campo: l’attimo prima sta difendendo diligentemente nella linea a quattro, quello dopo è già al cross dal fondo dopo aver sostenuto l’azione in tutte le sue fasi (Rouhi dal 33' st, ng).

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Fagioli

Grattar via la ruggine non è affare di pochi minuti e la sua prestazione al Bentegodi lo dimostra: gli manca reattività nei riflessi e serenità nella gestione del pallone. Ma la cura si cela nel minutaggio in campo e, infatti, cresce con lo scorrere del cronometro. 

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Locatelli 7.5 

Alunno modello: manda a memoria i dettami dell’allenatore e dalla sua grande aggressività in mezzo al campo nasce il gol di Vlahovic che spezza l’equilibrio. E solo le unghie di Montipò gli negano di estrarre il coniglio dal cilindro con una velenosa conclusione dalla distanza. 

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Cambiaso 7.5

Il più positivo nella prima mezz’ora, quando il differente lignaggio delle due squadre fatica a emergere: converge continuamente dentro il campo e gli scaligeri faticano a leggerne i movimenti. Sbloccata la gara, poi, è un trionfale crescendo rossiniano (Anghelé dal 39' st, ng).

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Yildiz 7 

Lampi di classe. Nicchia per un quarto d’ora, poi si accende e regala a Vlahovic il pallone del vantaggio. Si defila qualche minuto sulla sinistra, invertendosi con Mbangula, e poi da lì si lancia in uno slalom degno di Tomba che mette in ginocchio la retroguardia gialloblù. Mai banale.

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Mbangula 7.5 

In due partite è già entrato quattro volte nelle azioni dei gol: dopo rete e assist contro il Como, un altro passaggio vincente a beneficio della testa di Savona e il rigore procurato in avvio di ripresa. Impiega qualche azione a entrare nel match, ma poi dimostra di sapere come si fa a incidere.

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Douglas Luiz (24’ st) 6 

Non ha ancora benzina per reggere 90’, ma il suo ingresso è positivo. 

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Vlahovic 7 

Relega a casuale la statistica del mancato gol contro il Como, vuoi per i due legni o vuoi per quel cervellotico fuorigioco. A una settimana dallo sfortunato esordio, DV9 si riprende lo scettro di bomber: prima occasione ed è subito gol, quindi il raddoppio con freddezza dal dischetto. Qualche imprecisione negli appoggi spalle alla porta, ma non quando si ritrova di fronte a Montipò.  

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Motta 8 

In versione Re Mida: tutto quello che tocca, indica, battezza si trasforma in oro, da Mbangula a Savona. 

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Arbitro: Giua 6 

Serata tranquilla, ma nel primo tempo sceglie di non ammonire anche quando un cartellino servirebbe. 

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Gatti 6.5 

Il capitano alza il muro e la ciurma si diverte dalla cintola in su, sapendo di avere le spalle ben coperte (Danilo dal 39' st, ng).

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