"Juve, ci ho messo tutto l'amore": la lettera d'addio commuove tifosi e compagni

"Il magnifico viaggio durato 10 anni è arrivato alla conclusione": il difensore saluta con un lungo messaggio

"La Juventus ti entra dentro il cuore". Mille emozioni. I sogni da bambino di diventare calciatore e raggiungere, un giorno, dove hanno giocato i grandi campioni del passato. Gioia, vittorie, sconfitte, delusione. Un vortice di sensazioni nel salutare un posto a cui sei legato, succede sempre e spesso. Nel calcio come nella vita. Quando devi lasciare casa per lavoro, gli affetti più cari come la famiglia e gli amici. Tanto più se lo fai in giovane età. A 12 anni non è facile staccarsi da tutto, percorrere l'Italia da Napoli a Torino e ripartire. O meglio iniziare una nuova avventura. Inizialmente incontri difficoltà, in primis l'ambientamento. Poi scopri che da ragazzo diventi grande, quasi un battito di ciglia ed è lì che ti guardi indietro per vedere il percorso.

Juve, la lettera d'addio di Alessandro Pio Riccio

Un viaggio bellissimo condiviso con nuovi amici e compagni di squadra. E sai che da lì potrai sempre ripartire, come una seconda casa. Difficile lasciare un posto quando ormai hai creato nuove abitudini, ma il calcio si sa ti impone delle scelte, anche repentine, e a volte inaspettate, per provare a raggiungere la vetta. Alessandro Pio Riccio ha deciso di scrivere tutto questo in una lunga lettera d'addio sui social per salutare la Juventus, dove ha trascorso 10 anni. Tanti i commenti di tifosi e compagni commossi dalle saue parole.

 

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Alessandro Pio Riccio: "Cara Juve, ti scrivo..."

Il difensore classe 2002 ha già fatto i bagagli ed è pronto a partire per una nuova avventura. Destinazione Genova, sponda blucerchiata. Dove ad attenderlo c'è Andrea Pirlo, altro ex Juve, pronto ad affidargli il compito di guidare la difesa della Sampdoria in Serie B. Un campionato che conosce bene, avendoci giocato lo scorso anno con il Modena. Un percorso alla Juventus importante dalla giovanili fino alle porte della prima squadra, passando per Primavera e Next Gen in cui ha indossato qualche volta anche la fascia di capitano. Il centrale approderà in blucerchiato a titolo definitivo (prestito con obbligo di riscatto a condizioni semplici da raggiungere), legandosi alla Samp fino al 2028. 

Per questo ha voluto salutare la Juve, e non solo, con una lunga lettera d'addio: "Cara Vecchia Signora... sono passati 10 anni da quando le nostre strade si sono incrociate e mai più separate. Ero un bambino pieno di sogni e paure, ho lasciato casa, affetti, amicizie e amori per te. Con te sono maturato come calciatore e soprattutto come uomo. In questi 10 anni ti ho sempre amato e difeso con tutto me stesso, ti ho sempre indossato con tanto orgoglio e tanto rispetto, onorandoti sempre. Trovare le parole giuste per raccontare i miei anni passati a Torino è difficile... quasi impossibile. Ho vissuto un viaggio unico e inimitabile qui, fatto di montagne russe, alti e bassi. Ho imparato cosa vuol dire sacrificio, cosa vuol dire disciplina, la vittoria e la sconfitta. La Juventus va oltre il semplice pallone, la Juventus ti entra dentro il cuore. A guardarmi dietro mi rendo conto che sono un ragazzo fortunato per essere stato qui tanti anni, per tutto quello che ho ottenuto, e non parlo di cose materiali, ma dell'aspetto umano. Alla Juventus, infatti, vincere è l'unica cosa che conta... sotto tutti gli aspetti, calcistici e umani. Voglio ringraziare tutti i direttori avuti in questi anni. Tutti gli allenatori dall'Under 15 alla prima squadra, tutti avete lasciato un segno indelebile dentro di me. Tutti i preparatori atletici, fisioterapisti, dottori, magazzinieri e autisti. Ai miei tutor, luca e Jonny, che nel momento del bisogno ci siete sempre stati. A tutti i sorveglianti, in particolare al mio Mauro che mi guarda da lassù e porterò per sempre nel mio cuore. A tutti i segretari della Juve, senza di voi nulla sarebbe possibile. Agli chef che non ci hanno mai fatto mancare nulla. E a tutte le persone 'dietro le quinte' sperando di non aver dimenticato nessuno". Un messaggio che prosegue toccando anche legami profondi...

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Il messaggio integrale di Riccio

Il messaggio prosegue così: "Ai miei procuratori Ciro e Beppe, siete prima di essere dei professionisti esemplari, delle persone speciali, grazie per tutto quello che fate per me da 8 anni a questa parte. E infine, i più importanti, alla mia famiglia, ai miei genitori e ai miei fratelli, e i miei amici, nonostante la distanza e le difficoltà ci siete sempre stati per me, il vostro amore e sostegno incondizionato spero di averlo ripagato e ripagarlo ancora. A mamma e papà, avete sacrificato tanto insieme a me, siete l'esempio di cosa vuole dire essere genitori in tutto, la vostra dedizione per i figli saranno la mia ispirazione per il mio futuro. Ad Antonio e Angelo, la vostra presenza ha reso la mia vita più gioiosa e piena di significato, condividerò per sempre tutte le mie vittorie con voi, perché infondo è grazie a voi due e ai genitori tutto ciò. Ho conosciuto persone fantastiche qui alla Juventus e a Torino, amici che porterò per sempre nel mio cuore e nel mio futuro, vorrei abbracciarvi uno ad uno, e ringraziarvi dal profondo del cuore per tutto l'amore, il supporto e i bellissimi momenti che abbiamo condiviso e vissuto assieme. Siete stati una fonte di gioia, forza e conforto nei momenti più difficili, e non dimenticherò mai tutte le esperienze e i ricordi che mi legano a voi. Spero di essere stato altrettanto per voi, io ci ho messo tutto l'amore possibile, il rispetto per tutto e tutti allo stesso modo, spero di aver portato un po' di gioia e di sorrisi in questi anni come voi avete portato a me, e spero di lasciare un mio bel ricordo non del calciatore ma della persona che sono, che è molto più importante dell'aspetto calcistico. Alla fine le favole sono sogni che vorresti non finissero mai, ma il mio magnifico viaggio dirato 10 anni è arrivato alla conclusione. Eternamente grato"

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"La Juventus ti entra dentro il cuore". Mille emozioni. I sogni da bambino di diventare calciatore e raggiungere, un giorno, dove hanno giocato i grandi campioni del passato. Gioia, vittorie, sconfitte, delusione. Un vortice di sensazioni nel salutare un posto a cui sei legato, succede sempre e spesso. Nel calcio come nella vita. Quando devi lasciare casa per lavoro, gli affetti più cari come la famiglia e gli amici. Tanto più se lo fai in giovane età. A 12 anni non è facile staccarsi da tutto, percorrere l'Italia da Napoli a Torino e ripartire. O meglio iniziare una nuova avventura. Inizialmente incontri difficoltà, in primis l'ambientamento. Poi scopri che da ragazzo diventi grande, quasi un battito di ciglia ed è lì che ti guardi indietro per vedere il percorso.

Juve, la lettera d'addio di Alessandro Pio Riccio

Un viaggio bellissimo condiviso con nuovi amici e compagni di squadra. E sai che da lì potrai sempre ripartire, come una seconda casa. Difficile lasciare un posto quando ormai hai creato nuove abitudini, ma il calcio si sa ti impone delle scelte, anche repentine, e a volte inaspettate, per provare a raggiungere la vetta. Alessandro Pio Riccio ha deciso di scrivere tutto questo in una lunga lettera d'addio sui social per salutare la Juventus, dove ha trascorso 10 anni. Tanti i commenti di tifosi e compagni commossi dalle saue parole.

 

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