Risplende sotto il sole ancora feroce di agosto, questa Juventus. O, meglio, questa Iuventus. Quella di Thiago Motta, infatti, è la “delecta iuventus” dell’Eneide, la “gioventù scelta” tratteggiata da Virgilio. Per l’età media della squadra, per le favole a rotazione dei baby Mbangula e Savona. Ma anche perché ancora giovane è il progetto tecnico che sta albeggiando, tra i primi passi mossi seguendo le indicazioni del nuovo allenatore e un’infornata di qualità dal mercato che ancora non è stata inserita a pieni giri nel motore. Eh, già. Per risolverla con una battuta, Thiago Motta e Cristiano Giuntoli ora dovranno fare attenzione a non rovinare il giocattolo perfetto visto nei primi 180’ della stagione con i grandi nomi che ancora mancano all’appello. Quali? Quasi tutti, a dire il vero. Nico Gonzalez e Chico Conceiçao, inevitabilmente, non si sono ancora visti in campo, men che meno quel Teun Koopmeiners che vivrà oggi la sua prima giornata da bianconero in pectore. E poi ancora: Douglas Luiz è rimasto ai margini durante la caccia ai primi sei punti del campionato, Thuram ha saltato per infortunio la trasferta di Verona dopo aver lasciato intuire quale possa essere il suo peso specifico, in mezzo al campo, all’esordio di fronte al Como.
Juve, la gioventù scelta
Ora, uno a uno, Thiago Motta li inserirà nella sua codificata intelaiatura, e chissà che all’olandese non segua ancora un ulteriore volto nuovo. Questa Juventus – pardon, Iuventus – deve ancora sprigionare la maggior parte del proprio potenziale. Ma, intanto, si gode i suoi incoraggianti presupposti. Presupposti che, per l’appunto, affondano le radici nella gioventù scelta di e da Thiago Motta. Un dato su tutti: Nicolò Savona, Samuel Mbangula e Kenan Yildiz, ovvero un 2003, un 2004 e un 2005, sono entrati in sei gol su sei finora realizzati dalla squadra. Con la chicca dell’inzuccata di Savona, su cross di Mbangula, che lunedì sera ha definitivamente indirizzato il match del Bentegodi: una rete interamente confezionata a Vinovo, culla del vivaio della Juventus, oltre che fertile terreno su cui si allena la Next Gen. Le altre due reti, a Verona, sono arrivate grazie a un assist di Yildiz e a un rigore procurato da Mbangula. E il belga aveva offerto in dote alla squadra un gol e un assist già la settimana prima, all’esordio assoluto, notte in cui il numero dieci turco aveva completato l’opera con un altro passaggio vincente.