Va di corsa Teun. La stessa voglia matta di venire alla Juventus Koopmeiners la sta mettendo in campo, alla Continassa, per recuperare le ultime tre settimane di “malattia” nelle quali si è allenato, ma da solo. Ha dimostrato che la tenacia è una delle sue virtù, in questo caso utile per mettersi al più presto al passo con i compagni a livello fisico e per trovare le prime intese a livello tattico. Alla vigilia del big match contro la Roma il centrocampista olandese ha appena due sedute di lavoro con i bianconeri, oltre alla rifinitura di oggi, forse troppo poco per convincere Thiago Motta e il suo staff a regalargli la prima convocazione con la Juventus. Poco importa, ha cinque stagioni davanti, però domani sera, che sia in tribuna all’Allianz oppure in panchina con la maglia numero 8, Koopmeiners è consapevole che dopo il bagno di folla al JMedical tutto lo Stadium, al secondo sold out stagionale, intonerà il suo nome.
Koopmeiner, il primo impatto con il popolo Juve
Sarà il primo, forte impatto con la sua nuova casa e con il popolo bianconero che lo attende da almeno un anno, da quando ha stregato Cristiano Giuntoli, che lo ha messo in cima alla lista dei rinforzi per il centrocampo e non ha più mollato la presa nonostante le difficoltà dovute al muro dell’Atalanta, scalfito a suon di milioni. Koopmeiners ha infatti scalzato Douglas Luiz dal primo posto come acquisto più oneroso dell’estate bianconera, un titolo che merita il giusto tributo dello Stadium. E dopo la Roma, nessuna pausa per la Nazionale: l’olandese resta a disposizione della Juventus per la felicità di Thiago Motta e, soprattutto, del preparatore atletico Simon Colinet, che in questi primi giorni gli ha già fatto conoscere i suoi metodi, basati su tanta intensità.