A sfidare la Juventus di Thiago Motta è la Roma di Daniele De Rossi, in quella che rappresenta la prima giornata di questo campionato dopo la conclusione del mercato estivo. Una sessione convulsa, impegnativa sia per bianconeri che giallorossi fra arrivi e partenze varie. Dal punto di vista tattico si affrontano due modelli che hanno dei principi di gioco simili, anche se non uguali. Il calcio di Motta è infatti una proposta mista posizionale/relazionale nella quale ad alcuni giocatori si chiede di andare a riempire le ampiezze mentre ad altri (quelli che gravitano nei corridoi centrali di campo) spetta il compito di costruire relazioni tecniche e di attaccare gli spazi che si vengono a creare fra i giocatori avversari.
Il modello di De Rossi è invece maggiormente orientato al gioco di posizione, con una occupazione predeterminata degli spazi da invadere, in funzione del modo di difendere avversario. In questo senso la sfida dell’Allianz Stadium potrebbe trasformarsi in una battaglia per il controllo, esercitato tramite il possesso ma anche cercando di dettare il contesto tattico quando si tratterà di difendere.
A tal proposito sarà interessante vedere come i rispettivi allenatori andranno a contrastare la fase offensiva avversaria. Tanto Thiago Motta quanto De Rossi infatti potrebbero chiedere alle rispettive squadre di andare ad aggredire forte in avanti, uomo su uomo, così come di essere più attendiste (in un blocco medio) o di alternare entrambi questi atteggiamenti in base alla situazione. Per quanto riguarda le scelte, Motta ha dichiarato nella conferenza stampa della vigilia di avere a disposizione tutti gli effettivi, compresi i nuovi acquisti, evidentemente già in condizione (e questo è un aspetto che meriterebbe ulteriori considerazioni tenuto che invece, da altre parti, gli allenatori sono spesso restii a utilizzare fin da subiti i nuovi arrivati, adducendo problemi atletici o di adattamento al contesto).