La nuova Juve, gli acquisti e tanto lavoro da fare. Vlahovic...
Ora la Juventus dovrà continuare a lavorare, soprattutto per inserire i nuovi e sfruttare tutti i nuovi acquisti che Motta ha provato a buttare dentro nella ripresa, senza riuscire a ottenere che qualche fiammata estemporanea. Francisco Conceiçao ha portato abitudini desuete per il calcio italiano: quando riceve palla, siccome è un esterno, punta l’uomo e, ogni tanto, lo salta pure. Teun Koopmeiners accorcia i tempi di qualsiasi giocata. Douglas Luiz sembra ancora mancare del senso dell’orientamento all’interno della squadra, anche se ha riempito gli occhi con un notevole dribbling al limite dell’area. Inseriti nel modo giusto saranno, insieme a Nico Gonzalez, armi molto più affilate per gestire partite e avversari gommosi come la Roma di ieri. Insomma, nonostante lo zero a zero non aleggiano fantasmi intorno al futuro della Juventus di questa stagione, ancora tutta da scrivere e con buone premesse. Solo una cosa preoccupa: l’andamento psicologico di Dusan Vlahovic che, quando è in giornata no, si scoraggia dopo i primi errori e ingarbuglia il filo della sua partita fino a trovarsi un groviglio inestricabile, nel quale finisce per inciampare in continuazione. Ieri sera è mancato un suo guizzo per risolvere la partita, la zampata che si può permettere chi ha un centravanti con le sue qualità. In un campionato le partite vinte perché tu hai il bomber e gli altri no, sono quelle che nel conteggio finale dei punti pesano molto di più.