Con Thiago Motta, adesso, è tutta un’altra musica. Lo sa bene Manuel Locatelli, che grazie al gioco più offensivo impostato dal tecnico italo-brasiliano è tornato a brillare, trasformando i fischi dello Stadium in applausi. In fondo, al centrocampista classe 1998 è bastato poco per ritrovarsi. Il merito va soprattutto al nuovo allenatore bianconero, che l’ha liberato come mezzala a tutto campo riportandolo nella sua posizione naturale. Quella che - per intenderci - aveva ricoperto con grandi risultati sia al Sassuolo con De Zerbi sia nella Nazionale di Mancini, con cui si era laureato campione d’Europa nell’estate 2021.
Locatelli e la brillantezza perduta
Tre anni dopo, Loca ha ritrovato la brillantezza dei tempi migliori. Nella scorsa stagione si era sacrificato tutto l’anno nel ruolo di schermo davanti alla difesa, aiutando tanto in fase difensiva la squadra, ma snaturandosi. Alla lunga tutto ciò ha avuto una ripercussione diretta sul suo rendimento e, in parte, su quello di tutta la squadra. Finché l’ex Milan ha retto da play, nel 3-5-2 di Allegri, la Juve è rimasta a ridosso dell’Inter, mentre - sarà un caso - le difficoltà che ha palesato nel giro di ritorno sono coincise con la crisi di risultati della Vecchia Signora.