"Sto bene fisicamente e mentalmente" - così Danilo dal ritiro del Brasile a Lance.com dopo il match vinto di misura contro l'Ecuador, valido per il settimo turno del gruppo sudamericano delle qualificazioni al prossimo Mondiale. Il difensore ha guidato la propria nazionale con la fascia da capitano al braccio e soprattutto scendendo in campo dal primo minuto. Quello che non ha fatto alla Juventus in questo inizio di stagione. Thiago Motta non lo ha mai schierato titolare e in totale gli ha concesso solo cinque minuti contro il Verona.
Danilo, il Brasile e il messaggio alla Juve
"La cosa più importante era vincere e scalare la classifica per dare più tranquillità e poter correggere le cose. Le partite di qualificazione sono sempre molto complicate. Dorival chiede un gioco più mobile e abbiamo bisogno di tempo. Con le vittorie l'adattamento sarà più rapido. Giocare con il Brasile è motivo di grande orgoglio, sono qui da 13 anni" - ha spiegato il difensore della Juventus, tornando a quando, dopo l'eliminazione dalla Copa America, ha valutato di ritirarsi dalla Nazionale. Poi ha aggiunto: "È stato un momento di tristezza e delusione per tutti noi. Sono fermo e forte. Mi sento bene fisicamente e mentalmente. Finché sono così e loro vogliono che stia qui, difenderò la maglia con le unghie e con i denti". Infine, il terzino ha commentato le neo convocazioni per i giovani William, Luiz Henrique ed Estêvão: "Sono ragazzi con qualità, professionalità e voglia di giocare per la Nazionale e conquistare il loro spazio. Il livello qui è sempre più alto. Quello che dico loro è di prepararsi il più possibile tecnicamente e mentalmente quando si presenteranno le opportunità. Le cose accadono molto velocemente".
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