Koopmeiners, l'8 Juve: "Il bianconero è un onore, posso fare tutto. Zidane..."

Il colpo olandese si presenta in conferenza stampa: "Volevo solo il bianconero da quando sono in Italia, quanti giocatori eccezionali...Responsabilità? Mi piacciono"

Dopo l'esordio contro la Roma, per Koopmeiners è tempo di presentarsi. Il centrocampista della Juventus ha risposto alle domande dei giornalisti dalla sala stampa dell'Allianz Stadium. "Obiettivi personali di gol e assist? No voglio vincere" - ha ribadito l'olandese. Poi ha svelato tanti piccoli particolari, come il motivo dietro la scelta della maglia numero 8 e i suoi idoli che hanno giocato con la Vecchia Signora.

Juve, Koopmeiners si presenta: la conferenza 

"In questi primi giorni è stato tutto molto emozionante e le mie aspettative sono state soddisfatte. Sono felice di tutto questo. Ora abbiamo avuto tanti giorni per conoscerci meglio. Da quando ero bambino ho sempre guardato le grandi squadre e tra queste anche la Juventus. E quando sono arrivato in Serie A mi sono reso conto quanto siano eccezionali i bianconeri. Ho pensato diverse volte "mi piacerebbe giocare alla Juve" - ha spiegato Koopmeiners in conferenza stampa. "Trattativa lunga? Sì c'è voluto un po' di tempo, ma sono felice di essere qui. Il mondo del calcio è difficile e non sempre tutto è garantito. Spesso bisogno aspettare, ma ero convinto e fiducioso. Ora sono eccitato per quello che succederà nelle prossime settimane in vista delle tante partite. Sulla passata esperienza all'Atalanta: "Penso che la cosa più importante è che abbia trascorso bei momenti con i nerazzurri e nell'ultima stagione abbiamo anche vinto. Sono cresciuto molto nella Dea e la città è stata fantastica con me e la mia famiglia. Ho passato anni eccezionali. Poi nell'arco della carriera dei giocatori si possono avere più punti di vista e fa parte della vita. Ora sono contento di questa nuova avventura".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

"Non penso ai gol, voglio vincere lo scudetto"

Sui traguardi personali: "Non penso a raggiungere il top come assist o gol, ma penso prima al bene della squadra. Voglio integrarmi il più possibile, il calcio va oltre i numeri. Voglio sentirmi al meglio per dare il mio contributo. Se la Juve è pronta per vincere lo scudetto? La Juve ne ha vinti tanti, quindi questo è il nostro obiettivo. Ma ora dobbiamo procedere per gradi, partita per partita. Ci vuole tempo visto che nel club sono arrivati tanti nuovi giocatori. Penseremo uno step alla volta. Poi ovviamente è chiaro che ogni giocatore vuole vincere titoli". Sul suo ruolo: "Ho giocato anche come difensore centrale in Olanda e quando sono arrivato qui in Italia sono stato messo subito più avanti. Preferisco comunque fare il centrocampista, ma voglio essere bravo a giocare in più ruoli. Vorrei diventare un calciatore ancora più completo. Mi piace giocare dietro le punte, l'ho fatto negli ultimi anni. Poi dipende in base alla partita e posso soddisfare tutte le esigenze".

Koopmeiners e la numero 8: "Scelta per un motivo"

Il centrocampista ci ha tenuto anche a mandare un messaggio ai tifosi: "Vorrei ringraziare tutti per l'accoglienza che è stata incredibile. Anche allo stadio ho ricevuto un benvenuto fantastico. Questo è qualcosa che i calciatori vogliono. Certo le aspettative sono alte, ma mi piacciono le responsabilità ed è un onore giocare per questo club. Questo tipo di feeling è quello che cerco. Sulla scelta della 8: "Ho chiesto se potevo averlo perché ho sempre giocato con questo numero e ci sono cresciuto. All'Atalanta non era disponibile. Sono molto grato che qui me lo abbiano dato".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Le differenze tra Motta e Gasperini e gli idoli

Su Thiago Motta e Gasperini: "Hanno delle somiglianze, entrambi amano allenamenti intensi e il pressing durante le partite. Questo è calzante per il mio ruolo. Differenze? Forse lo schieramento della linea dei difensori. Ho parlato tanto con l'allenatore, mi ha dato subito il benvenuto ed è molto esigente. Poi anche con tutti i calciatori, ho conosciuto tutta la squadra prima della pausa per le nazionali. Direi che c'è un grande feeling con tutti. Ho visto che c'è fame ed energia e mi entusiasma. Ho parlato anche con De Ligt e gli ho chiesto cosa dovessi sapere. Ho sempre voluto essere un leader, anche senza fascia da capitano. Questo per me è fondamentale, tutti si devono assumere le responsabilità. Uno juventino a cui mi ispiro? Direi Zidane, ma ce ne sono diversi. Un altro esempio è Pirlo, poi anche Marchisio che ha avuto la numero 8". Infine una battuta sul prossimo impegno Champions: "Psv? Li conosco, posso aiutare la mia squadra, ma dobbiamo guardare noi stessi. Come mi sento? Sono in forma e mi sono allenato molto bene. Sono assolutamente pronto per giocare dal primo minuto".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Dopo l'esordio contro la Roma, per Koopmeiners è tempo di presentarsi. Il centrocampista della Juventus ha risposto alle domande dei giornalisti dalla sala stampa dell'Allianz Stadium. "Obiettivi personali di gol e assist? No voglio vincere" - ha ribadito l'olandese. Poi ha svelato tanti piccoli particolari, come il motivo dietro la scelta della maglia numero 8 e i suoi idoli che hanno giocato con la Vecchia Signora.

Juve, Koopmeiners si presenta: la conferenza 

"In questi primi giorni è stato tutto molto emozionante e le mie aspettative sono state soddisfatte. Sono felice di tutto questo. Ora abbiamo avuto tanti giorni per conoscerci meglio. Da quando ero bambino ho sempre guardato le grandi squadre e tra queste anche la Juventus. E quando sono arrivato in Serie A mi sono reso conto quanto siano eccezionali i bianconeri. Ho pensato diverse volte "mi piacerebbe giocare alla Juve" - ha spiegato Koopmeiners in conferenza stampa. "Trattativa lunga? Sì c'è voluto un po' di tempo, ma sono felice di essere qui. Il mondo del calcio è difficile e non sempre tutto è garantito. Spesso bisogno aspettare, ma ero convinto e fiducioso. Ora sono eccitato per quello che succederà nelle prossime settimane in vista delle tante partite. Sulla passata esperienza all'Atalanta: "Penso che la cosa più importante è che abbia trascorso bei momenti con i nerazzurri e nell'ultima stagione abbiamo anche vinto. Sono cresciuto molto nella Dea e la città è stata fantastica con me e la mia famiglia. Ho passato anni eccezionali. Poi nell'arco della carriera dei giocatori si possono avere più punti di vista e fa parte della vita. Ora sono contento di questa nuova avventura".

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Koopmeiners, l'8 Juve: "Il bianconero è un onore, posso fare tutto. Zidane..."
2
"Non penso ai gol, voglio vincere lo scudetto"
3
Le differenze tra Motta e Gasperini e gli idoli