Luca Marchegiani, che Champions sarà?
«È tutto nuovo e bisogna uscire dall’idea che abbiamo avuto fino ad ora perché, molto probabilmente, le squadre con cui ti giochi la qualificazione non sono quelle che affronti nella prima fase. Il fatto di non avere andata e ritorno con la stessa squadra dà comunque importanza al sorteggio perché è innegabile che ci siano campi più ostici e avversarie più difficili da affrontare in trasferta piuttosto che in casa, questo comunque non vale per i club di prima fascia che presentano una qualità tale da annullare il fattore campo».
Qual è tra le nostre squadre quella più europea?
«L’Inter è quella che parte con le maggiori chance di andare avanti, chiaro che sarebbe molto importante arrivare tra le prime otto, ma credo per un’italiana sia difficile piazzarsi così in alto. Detto questo l’Inter, per il livello di calcio che ha dimostrato di aver raggiunto e anche per l’esperienza della finale di due anni fa, mi sembra tra le nostre la squadra più competitiva. Le altre non so: l’Atalanta in Europa ha sempre fatto bene però obiettivamente mi sembra un po’ sotto alle migliori; io pensavo al Milan per le caratteristiche dei giocatori che ha in rosa però non ha ancora dimostrato quanto vale e questo è un problema perché se il Milan non mette a posto la fase difensiva non va da nessuna parte».
Dopo il Venezia, Fonseca è atteso da Liverpool in Champions e quindi dal derby: per lui è già tempo di verdetti?
«Fonseca parte con un peccato originale dato dall’impressione che non sia stato la prima scelta del Milan e quando un allenatore parte con questa premessa è estremamente difficile riuscire a pretendere tempo, non tanto perché la società non glielo darà, ma perché non glielo diamo noi».