Le parole di Motta in conferenza stampa
Motta ha poi parlato in conferenza stampa, dichiarando: "Nel primo tempo avevamo più energia, ieri avevo detto che l'Empoli sta bene e sa difendersi molto bene. Alcune volte ci invitavano ad andare in attacco per poi contrattaccare. Abbiamo permesso qualcosa di evitabile, abbiamo creato poco ma anche non preso gol. Il risultato non è quello che volevamo". Il tecnico bianconero ha poi aggiunto: "Mi aspettavo di più dai subentranti? Sono grandi giocatori e già in allenamento con poco tempo riescono a capire cosa voglio e come si devono comportare. I quattro che sono entrati sono entrati per dare freschezza, non abbiamo cambiato niente sulla parte tattica ma abbiamo preferito dare continuità. Sicuramente questi giocatori insieme dentro il campo cresceranno soprattutto di squadra. Oggi sottotono Oggi è una partita, martedì sarà diverso. Non ho visto la mia squadra sottotono, adesso dobbiamo solo continuare lasciando nel passato la partita di oggi".
Su Kalulu, Vlahovic e il mal di gol
Su Kalulu: "Non c'è dubbio sulla integrità fisica del ragazzo, si allena sempre e sta molto bene. Ha fatto una buona partita pur essendo nel gruppo da poco tempo. Ha già fatto questo ruolo e capisce bene subito. Centrocampo? Abbiamo la fortuna di avere tanti giocatori forti, dobbiamo solo fare le scelte giuste per il bene della squadra". Su Vlahovic: "Siamo arrivati poco a fare il cross che vogliamo fare, un conto è farlo da dietro e un conto arrivare in una zona pericolosa per farlo. Non è facile con una squadra che si difende come l'Empoli, abbiamo avuto difficoltà. Non solo Dusan deve riempire l'area di rigore, ci siamo arrivati solo su inserimenti interni o sulla profondità. Sicuramente sui lati dobbiamo migliorare e arrivare ad alimentare il nostro attaccante e chi arriva da dietro. Preoccupato per questo mal di gol? Ogni partita è diversa, le prime due che abbiamo affrontato lo sono state. Oggi è stata una partita diversa e martedì lo sarà, contro una squadra che gioca bene a calcio e attacca. Noi dobbiamo essere bravi a controllare il gioco, senza permettergli di sentirsi comoda perché quando ha la palla attacca sempre con tanti giocatori".