Adesso a chi tocca? Dopo Samuel Mbangula, Nicolò Savona e Weston McKennie, in gol all’esordio stagionale da titolari con la maglia della Juventus, chissà quale sorpresa Thiago Motta, mascherato da Harry Potter, riserverà per la sfida di sabato contro il Napoli, una partita mai banale perché di fronte c’è Antonio Conte e perché i partenopei sono in vetta alla classifica. Il tecnico italo-brasiliano ci ha abituato a scelte in apparenza azzardate, che con il senno del poi sono però diventate vere e proprie magie perché tutte azzeccate. Pronti e via con l’inizio del campionato contro il Como ed ecco il ventenne Mbangula dal primo minuto, nonostante tanti pezzi da novanta in panchina: il belga va subito in gol e serve un assist nel 3-0. La settimana successiva è il turno di un altro giovane talento della Next Gen, il terzino Savona alla prima da titolare tra i grandi, trovare la via della rete.
Adzic scalpita
E veniamo a martedì, Motta pesca dal cilindro McKennie: un no all’Aston Villa, un’estate ai margini perché fuori dal progetto, poi il reintegro con prolungamento del contratto spalmato, la ritrovata fiducia e, a sorpresa, la maglia da titolare contro il Psv ripagata con la rete del raddoppio. A questo punto si ritorna alla domanda iniziale: adesso a chi tocca? Scorrendo la rosa della Juventus balza subito il nome di chi potrebbe essere lanciato sabato da Motta: Vasilije Adzic, il trequartista di 18 anni che lo stesso tecnico ha elogiato non più tardi di una settimana fa. E non ci sarebbe da stupirsi di questa possibile scelta perché già ai tempi del Bologna Motta non si è mai fatto un problema dell’età: se uno lavora bene, è in forma, può giocare. Il montenegrino ha stupito nelle prime amichevoli estive, poi l’infortunio muscolare lo ha costretto a stare fermo un mese, ma adesso è tornato pienamente a disposizione e si candida a un posto nel tridente a supporto di Vlahovic. Con il vantaggio che può giocare sia alle spalle del centravanti, ma ha la gamba e la corsa per posizionarsi pure sulle fasce.