La vigilia di Juventus-Napoli, una delle partite più sentite della nostra Serie A, almeno da qualche anno a questa parte, è stata scandita da un rimpallo di pressioni tra Thiago Motta e Conte, l’uno impegnato ad accreditare l’altro e viceversa. Tra chi è più pronto, chi ha investito di più, chi si è riposato di più. Ma le due squadre, a ben vedere, condividono più d’una premessa in questo settembre che ancora profuma di sogni scudetto per tante.
Quanto hanno speso Juve e Napoli
Juventus e Napoli, intanto, sono tra le formazioni ad aver cambiato più effettivi in organico, a cavallo dell’ultima stagione e di quella attuale. Anche perché entrambe hanno mutato guida tecnica, aspetto comune a tutte le big con la sola eccezione della detentrice del trono Inter. Thiago Motta e Conte, allora, hanno portato con loro una rivoluzione il primo e una profonda riforma il secondo. A suon d’investimenti. La Juventus, secondo il sito specializzato Transfermarkt, ha speso 164,8 milioni per rinforzare la propria rosa, mentre il Napoli si è assestato a quota 149,5. Dietro di loro il vuoto, o quasi, con Atalanta e Roma sotto i 100 milioni di spesa, e le altre di Serie A ben più lontane. Differente, semmai, il saldo finale del mercato: se Giuntoli ha contestualmente incassato 103,5 milioni, l’ex braccio destro Manna ha ceduto giocatori per appena 11,5 milioni, complice quel pasticciaccio brutto che ha riguardato Osimhen. La situazione finanziaria dei bianconeri, d’altronde, ha imposto un’attenta razionalizzazione dei costi in abbinata agli innesti per mantenere alta l’asticella della competitività: il monte ingaggi è stato abbattuto fino a 108,4 milioni complessivi, un dato ben al di sotto dei 141,7 a bilancio dell’Inter, per esempio, ma pur sempre superiore agli 89,2 dello stesso Napoli.