Locatelli fulcro e simbolo. Motta incide anche sul bilancio
Fulcro e simbolo di questa rivoluzione lampo Manuel Locatelli: centrocampista restituito al suo ruolo e al suo talento con chiarezza di compiti e responsabilità, diventato indispensabile dopo essere stato massacrato dalla critica in anni bui di medioevo tattico, sempre più indispensabile padrone di manovra. La stessa che Spalletti ha rivalutato, cambiando dopo il flop Europeo, e chissà che il ct non ripensi a Loca azzurro dopo il taglio doloroso pre euro.
E occhio, questa nuova gestione Motta inizia a essere pesante anche a livello societario e di bilancio: sembra già preistoria nel turbocalcio di oggi ma la rosa Juve consegnava la scorsa estate a questo allenatore giocatori tanto demineralizzati in campo quanto svalutati nel cartellino, con i peana a destra e sinistra su quanto fossero di basso valore, inadatti al vertice, scarsi per non girarci attorno. E invece palla a terra e ci si ritrova Gatti, Bremer, Cambiaso, il sopracitato Locatelli, Weah e Yildiz che come minimo stanno overperformando rispetto all'anno scorso, per restare cauti. Con ragazzini come Mbangula e soprattutto Savona decollati in termini di prestazioni e valutazione.