Vlahovic e la Juve, il dilemma uovo-gallina: la soluzione ci sarebbe…

La squadra di Thiago è solida ed è sicuramente sulla buona strada: buttare la croce su Dusan è ingiusto

Non perde e non prende gol. E non è poco, anzi è moltissimo. Ma non fa gol. Ed è un problema mica da ridere, perché a fare sempre zero a zero, si prendono un sacco di complimenti per la fase difensiva, ma al limite ci si salva. La Juventus è al terzo pareggio consecutivo, non va bene, non va male, cioè, è chiaro che sono sulla strada buona: se in campionato non prendi gol, lo sei sempre, ma tre partite senza metterla dentro è preoccupante, anche a inizio stagione, con tutte le riserve che il periodo impone sui giudizi. E lascia qualche traccia di inquietudine nel popolo bianconero il fatto che, nell’intervallo della terza partita senza fare gol, Thiago Motta tolga il suo centravanti, peraltro l’unico che al momento è a sua disposizione, per riciclare al centro dell’attacco Tim Weah (che del centravanti ha solo il cognome). Se anche Motta si arrende di fronte alle difficoltà di Vlahovic, ieri mai dentro il gioco, chi li segna i gol?

Non affossiamo Vlahovic

Ora, buttare la croce su Vlahovic è ingiusto (e crudele perché il ragazzo non ha un carattere rubusto come le sue spalle): Dusan ieri non ha fatto molto per entrare in partita, ma la Juventus ha anche costruito poco. E qui siamo al dilemma uovo-gallina in versione calcistica: la Juventus non riesce a costruire qualcosa di concentro in fase offensiva perché Vlahovic non si muove nel modo giusto o Vlahovic non ha segnato perché la Juventus non ha costruito bene? Motta sta, ovviamente, cercando una soluzione, ma con la calma di chi non vuole compromettere la fase difensiva che ha messo perfettamente a punto.

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Il problema e la soluzione

Il problema sembra essere la velocità. La Juventus sciolta e goleosa della partita di Champions League aveva di fronte un Psv molto aperto e spensierato e ha fatto tre gol perché la tecnica e lo spirito non le mancano; contro la Roma, l’Empoli e il Napoli, difese più attente che hanno trasformato gli spazi in spiragli, la Juventus - comunque volenterosa - è andata a sbattere inesorabilmente, rimbalzando, incapace di sorprendere l’avversario. L’unico momento, ieri pomeriggio, nel quale la Juventus è stata pericolosa è quando ha alzato leggermente i ritmi. È durata pochi minuti, ma si è avuto la sensazione che Motta deve aumentare il ritmo e, a quel punto, potrebbe rendere la squadra più pericolosa.

In attesa del derby di questa sera, che potrebbe rilanciare l’Inter e affossare il Milan (ma è un derby, quindi non si può scommettere un euro), si registra il fatto che se la Juventus non ha fatto molto, il Napoli ha fatto un po’ meno. Insomma, se le squadre di Thiago e Conte sono le avversarie più temibili dell’Inter, ora come ora, Inzaghi può stare abbastanza tranquillo. Non tranquillissimo, perché, in modo curiosamente speculare alla Juventus di Motta, prende troppi gol, ma riesce a farne. Ma è soltanto la quinta giornata, è davvero troppo presto per i giudizi e quel mappazzone che c’è nella parte alta della classifica non consente un’analisi credibile.

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Non perde e non prende gol. E non è poco, anzi è moltissimo. Ma non fa gol. Ed è un problema mica da ridere, perché a fare sempre zero a zero, si prendono un sacco di complimenti per la fase difensiva, ma al limite ci si salva. La Juventus è al terzo pareggio consecutivo, non va bene, non va male, cioè, è chiaro che sono sulla strada buona: se in campionato non prendi gol, lo sei sempre, ma tre partite senza metterla dentro è preoccupante, anche a inizio stagione, con tutte le riserve che il periodo impone sui giudizi. E lascia qualche traccia di inquietudine nel popolo bianconero il fatto che, nell’intervallo della terza partita senza fare gol, Thiago Motta tolga il suo centravanti, peraltro l’unico che al momento è a sua disposizione, per riciclare al centro dell’attacco Tim Weah (che del centravanti ha solo il cognome). Se anche Motta si arrende di fronte alle difficoltà di Vlahovic, ieri mai dentro il gioco, chi li segna i gol?

Non affossiamo Vlahovic

Ora, buttare la croce su Vlahovic è ingiusto (e crudele perché il ragazzo non ha un carattere rubusto come le sue spalle): Dusan ieri non ha fatto molto per entrare in partita, ma la Juventus ha anche costruito poco. E qui siamo al dilemma uovo-gallina in versione calcistica: la Juventus non riesce a costruire qualcosa di concentro in fase offensiva perché Vlahovic non si muove nel modo giusto o Vlahovic non ha segnato perché la Juventus non ha costruito bene? Motta sta, ovviamente, cercando una soluzione, ma con la calma di chi non vuole compromettere la fase difensiva che ha messo perfettamente a punto.

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