Non perde e non prende gol. E non è poco, anzi è moltissimo. Ma non fa gol. Ed è un problema mica da ridere, perché a fare sempre zero a zero, si prendono un sacco di complimenti per la fase difensiva, ma al limite ci si salva. La Juventus è al terzo pareggio consecutivo, non va bene, non va male, cioè, è chiaro che sono sulla strada buona: se in campionato non prendi gol, lo sei sempre, ma tre partite senza metterla dentro è preoccupante, anche a inizio stagione, con tutte le riserve che il periodo impone sui giudizi. E lascia qualche traccia di inquietudine nel popolo bianconero il fatto che, nell’intervallo della terza partita senza fare gol, Thiago Motta tolga il suo centravanti, peraltro l’unico che al momento è a sua disposizione, per riciclare al centro dell’attacco Tim Weah (che del centravanti ha solo il cognome). Se anche Motta si arrende di fronte alle difficoltà di Vlahovic, ieri mai dentro il gioco, chi li segna i gol?
Non affossiamo Vlahovic
Ora, buttare la croce su Vlahovic è ingiusto (e crudele perché il ragazzo non ha un carattere rubusto come le sue spalle): Dusan ieri non ha fatto molto per entrare in partita, ma la Juventus ha anche costruito poco. E qui siamo al dilemma uovo-gallina in versione calcistica: la Juventus non riesce a costruire qualcosa di concentro in fase offensiva perché Vlahovic non si muove nel modo giusto o Vlahovic non ha segnato perché la Juventus non ha costruito bene? Motta sta, ovviamente, cercando una soluzione, ma con la calma di chi non vuole compromettere la fase difensiva che ha messo perfettamente a punto.