Le nuove gerarchie di Motta
Ora i pochi dubbi, della tifoseria bianconera che lo aveva accolto con un generale scetticismo e quelli dello stesso Kalulu, sono stati fugati in poche settimane: la prova contro il Napoli ha rappresentato la definitiva consacrazione. E l’affidabilità di Kalulu in tutti e due i ruoli ha spinto Danilo sempre più in fondo nelle gerarchie di Thiago Motta. Fa rumore la scelta di sostituire Gatti, non al meglio dopo il match con il Psv, spostando Kalulu al centro e soprattutto rilanciando il giovane Savona, di fatto lasciando ancora una volta in panchina il capitano del Brasile, non proprio l’ultimo della fila. Tuttavia le scelte difensive hanno finora sempre premiato Motta che ha nella solidità della retroguardia il principale punto di forza mostrato in questo avvio di stagione: in questo senso l’impatto di Kalulu, al fianco di un sempre impeccabile Bremer oltre agli azzurri Gatti e Cambiaso, è stato notevole. Così Pierre ora è tornato a sognare la Nazionale francese: la concorrenza è nutrita e iper competitiva, ma l’ambizione è legittima. E Thiago Motta può dargli una mano.