Juve poco pericolosa: la possibile soluzione
Al punto che ormai è diventata palese la necessità di un “piano B” che consenta una maggiore imprevedibilità della manovra e una più folta densità in area, problema che lo stesso tecnico ha sottolineato nel post gara contro il Napoli. Una questione che investe soprattutto Koopmeiners che nelle stagioni bergamasche ha messo in mostra una efficace capacità di inserimento. Ma anche Yildiz che pare un poco immalinconito là, largo sulla fascia dove si è alternato con l’olandese: uno spreco appunto. Senza contare che, in attesa del recupero di Milik, la cui assenza assume contorni sempre più misteriosi, il numero 10 potrebbe diventare il cuore del “piano b”, vale a dire il falso centravanti da far giocare al posto di Vlahovic al centro dell’attacco. Un ruolo “alla Zirkzee” per costruire un fraseggio e aprire spazi agli inserimenti. Non siamo, sia chiaro, alle tensioni che portarono alla rottura prima con Nzola allo Spezia e poi con Arnautovic al Bologna, ma Motta ha dimostrato di non fare sconti, soprattutto ai centravanti.