"Per vincere serve equilibrio. Alla Juve è normalità, ma chi vuole diventare il migliore deve avere questa mentalità". Il sogno di Dusan Vlahovic è quello di vincere trofei con la maglia bianconera: "Spero di riuscirci presto". Ma anche quello di crescere come attaccante e diventare punto di riferimento: "Sto migliorando nei miei comportamenti in campo". L'attaccante serbo della Vecchia Signora ha parlato nel format di Dazn in collaborazione con EA FC25, 'My Skills', e si è raccontato a Valon Behrami.
Vlahovic e la nuova Juve di Motta
Un'intervista all'interno del quartier generale della Continassa, nella casa della Juve e sul campo, l'habitat naturale di Dusan Vlahovic. Da Allegri a Motta, il serbo ha spiegato in cosa sono cambiati i bianconeri: "Riesco a esprimermi al meglio e mi sto trovando a mio agio in questo nuovo stile di gioco perché è più adatto alle mie caratteristiche. Allegri? Mi sono sempre messo a disposizione e ho sempre fatto con piacere tutto quello che mi ha chiesto". Sulle richieste del tecnico italo-brasiliano: "Una parola che ripete spesso è disciplina. Fare quelle cose che sembrano semplici, ma in realtà non lo sono. Andare a letto sempre alla stessa ora, allenarsi al meglio, riposare e dormire bene, seguire la giusta alimentazione. Penso sia realmente così perché è un 'lotta' contro te stesso”.
Sul significato di giocare per la Juve: “Per me è tantissime cose: orgoglio, mentalità vincente, una famiglia. Tutti i ragazzi che sono venuti qui hanno detto la stessa cosa: qua tutto è diverso, la responsabilità di questa maglia è grandissima. C'è un livello superiore, è tanto bello quanto faticoso”. Sull'obiettivo gol: “Non mi pongo limiti, voglio sempre alzare l’asticella. Non sono mai stato contento, neanche nella stagione in cui dalla Fiorentina sono andato alla Juventus e ho segnato 24 gol. Si può sempre migliorare e fare meglio”. Sui pensieri scudetto e il duello con l'Inter: "Sarà una sfida contro noi stessi. Ci sono tante squadre che possono lottare per lo scudetto, ma è presto per dirlo. L’Inter è stata la squadra migliore lo scorso anno, senza ombra di dubbio. È una squadra fortissima e ha meccanisimi rodati con giocatori importanti. Quest’anno però sarà un campionato deciso dai dettagli, alla fine vedremo”.