Paragonando la stagione juventina di Douglas Luiz a una serie tv, non c’è dubbio che la prima puntata, ovvero la prima (e unica) partita da titolare del brasiliano, sia stata un flop tale da lasciare basiti e increduli i tifosi bianconeri. Increduli ma non ancora rassegnati, perché il trailer che aveva preceduto quella prima puntata, ovvero gli spezzoni giocati da Douglas in precedenza, era stato invece capace di catturare attenzione e suscitare speranza. Dribbling e passaggi non banali, il brasiliano aveva alimentato le domande sul perché Thiago Motta non lo schierasse dall’inzio: la risposta che filtrava dalla Continassa, ovvero che non fosse ancora in condizione fisica tale da giocare con l’intensità necessaria per 90 minuti, è stata confermata dal campo a Empoli.
La Juve ha bisogno di Douglas Luiz
Dalla partita del Castellani sono però passati 13 giorni e domani, giorno di Genoa-Juventus, saranno trascorse due settimane esatte. Per Douglas Luiz quasi completamente dedicate all’allenamento, visto che il 17 settembre contro il Psv Eindhoven ha giocato solo l’ultimo quarto d’ora e sabato contro il Napoli è rimasto in panchina per tutta la partita. Una full immersion finalizzata a ritrovare brillantezza e reattività necessarie a esprimere nella “seconda puntata”, in programma nel trittico di partite della settimana in arrivo e probabilmente già domani a Genova, quelle qualità mostrate nel trailer. Qualità di cui una Juventus già solida in fase difensiva ha enormemente bisogno per dare imprevedibilità e fantasia al proprio possesso palla e schiodarsi dagli zero gol segnati (e dalle poche occasioni create) nelle ultime tre giornate.