Pagina 2 | Sesko, Simons e Openda: le caratteristiche del tris d'oro del Lipsia

TORINO - Se prendete come riferimento i dati di Transfermarkt sulla rosa dell’RB Lipsia, potrete notare che i maggiori valori di mercato dei giocatori in rosa sono riferiti agli elementi che occupano ruoli d’attacco. Logico, perché tranne clamorose eccezioni da sempre gli attaccanti valgono più dei difensori o dei centrocampisti di fatica, ma pure di regia, ma in questo caso la sproporzione è evidente e spiega plasticamente il motivo per cui l’attacco sia considerato il vero punto di forza della squadra allenata da Marco Rose.

Che, comunque, bada assai anche alla fase difensiva, tanto è vero che ha subito solo due gol in queste prime 5 giornate di campionato, ovviamente miglior difesa della Bundesliga con la stessa filosofia di Thiago Motta: primo non prenderle, però senza mai trascurare di curare la fase offensiva e la possibilità di segnare. Magari con un strategia che preferisce la velocità al possesso palla, ma alla fine son dettagli.

Juve, occhio al tridente d'oro del Lipsia

Quel che conta è che i terminali offensivi funzionino, a cominciare da quel Benjamin Sesko che, anche per struttura oltre che per caratteristiche tecniche, è il portabandiera ideale dell’attacco tedesco. Che il 21enne sloveno sia bravino lo sappiamo da un po’ e non per caso i componenti della giuria del Golden Boy, il premio per i migliori under 21 organizzato da Tuttosport, l’anno scorso lo hanno inserito nella lista dei 25 finalisti. A rubare l’occhio sono l’agilità e la velocità per nulla penalizzate da un’altezza di ben 195 centimetri che gli permette di sovrastare tutta la difesa della Juventus dove Gatti, il più alto, gli rende 4 centimetri. Un dettaglio, in fondo, non fosse altro che Sesko (il più giovane marcatore nella storia della Nazionale slovena) è comunque molto abile nel gioco areo.

Openda, l'uomo che si muove su tutto l'attacco

Con i suoi 50 milioni di valutazione, però, lo sloveno arriva dopo il collega Lois Openda a cui viene accreditata una valutazione di 10 milioni superiore. Il belga ha caratteristiche che lo rendono più simile all’ex bianconero Kean, con la sostanziale differenza di una maggior resa in zona gol, prova ne siano i 24 gol segnati l’anno corso in campionato, oltre ai 4 in 8 gare di Champions. È l’uomo che si muove su tutto il fronte d’attacco per non dare riferimenti agli avversari e trovare gli spazi giusti per andare a rete, anche grazie al sacrificio di Sesko con cui forma appunto una delle coppie off ensive più pericolose dell’intera Bundesliga.

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Xavi Simons, la punta di diamante del Lipsia

Ma attenzione perché, nonostante la loro indubbia efficacia e le ottime prospettive, non sono loro due il diamante più prezioso della collezione di Rose. Questo primato, infatti, spetta a Xavi Simons che il portale Transfermarkt accredita di una valutazione di 80 milioni. Una cifra che, in realtà, non riguarda più di tanto il club tedesco visto che il cartellino dell’olandese è di pertinenza del Psg che lo ha girato in prestito, per la seconda stagione di fila, appunto al Lipsia. Non perché in Francia non credano in lui, tanto è vero che continunao a mantenerne il controllo, ma sono convinti che la sua crescita sarà molto più rapida e organica sotto la guida di Rise e con la possibilità di giocare con continuità.

E il ragazzo, a soli 21 anni, lo sta facendo con efficacia sia da trequartista sia da esterno offensivo (preferibilmente a sinistra) con licenza di segnare. Anche lui, lo scorso anno è entrato a far parte della prestigiosa lista dei 25 finalisti al Golden Boy e, oltre che in Bundesliga, ha confermato le proprie qualità nel primo Europeo della sua carriera con la Nazionale olandese: è suo il gol che ha spaventato l’Inghilterra in semifi nale, prima che la squadra di Southgate riuscisse a ribaltare il risultato. È lui, dunque a conquistare il podio più alto delle stelline che illuminano i destini del Lipsia portando a termine il gioco di Rose, un gioco fatto di accelerazioni e verticalità molto accentuata, sfruttando anche la freschezza di una rosa molto giovane. E che funziona, visto il terzo posto in Bundesliga a soli due punti alla capolista Bayern Monaco e con uno di vantaggio sui campioni in carica del Bayer Leverkusen. E che, nella prima gara di Champions League ha costretto l’Atletico Madrid a un aff annosa rimonta per recuperare il gol di Sesko. Sì, brutti clienti per i difensori bianconeri.

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Xavi Simons, la punta di diamante del Lipsia

Ma attenzione perché, nonostante la loro indubbia efficacia e le ottime prospettive, non sono loro due il diamante più prezioso della collezione di Rose. Questo primato, infatti, spetta a Xavi Simons che il portale Transfermarkt accredita di una valutazione di 80 milioni. Una cifra che, in realtà, non riguarda più di tanto il club tedesco visto che il cartellino dell’olandese è di pertinenza del Psg che lo ha girato in prestito, per la seconda stagione di fila, appunto al Lipsia. Non perché in Francia non credano in lui, tanto è vero che continunao a mantenerne il controllo, ma sono convinti che la sua crescita sarà molto più rapida e organica sotto la guida di Rise e con la possibilità di giocare con continuità.

E il ragazzo, a soli 21 anni, lo sta facendo con efficacia sia da trequartista sia da esterno offensivo (preferibilmente a sinistra) con licenza di segnare. Anche lui, lo scorso anno è entrato a far parte della prestigiosa lista dei 25 finalisti al Golden Boy e, oltre che in Bundesliga, ha confermato le proprie qualità nel primo Europeo della sua carriera con la Nazionale olandese: è suo il gol che ha spaventato l’Inghilterra in semifi nale, prima che la squadra di Southgate riuscisse a ribaltare il risultato. È lui, dunque a conquistare il podio più alto delle stelline che illuminano i destini del Lipsia portando a termine il gioco di Rose, un gioco fatto di accelerazioni e verticalità molto accentuata, sfruttando anche la freschezza di una rosa molto giovane. E che funziona, visto il terzo posto in Bundesliga a soli due punti alla capolista Bayern Monaco e con uno di vantaggio sui campioni in carica del Bayer Leverkusen. E che, nella prima gara di Champions League ha costretto l’Atletico Madrid a un aff annosa rimonta per recuperare il gol di Sesko. Sì, brutti clienti per i difensori bianconeri.

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