Più forte anche della sfortuna e dell’arbitro. Dopo aver perso due giocatori per infortunio in dieci minuti, con il portiere espulso e un rigore contro dato dal Var, la Juve trova comunque la forza di rimontare e vincere per 3-2 in casa del Lipsia nella seconda giornata di Champions League. Bianconeri primi in classifica a punteggio pieno, tedeschi ancora fermi al palo. Succede di tutto alla RB Arena: ecco le pagelle di una notte epica.
Di Gregorio 5
Il gol di Sesko è un pezzo di bravura su cui non ha colpe. Al quarto d’ora della ripresa esce bene fuori area per bloccare il contropiede di Openda, perso dai due centrali, ma sfiora con la mano quel tanto che basta per beccarsi il rosso.
Eredita subito la fascia da Bremer e la onora con un’apertura d’esterno destro. Poi fa molta attenzione ai movimenti di Openda ed è spesso efficace negli anticipi a campo largo. Anche lui, però, latita quando Openda mette nei guai.
Alterna cose buone ad altre meno, come la posizione e la lettura del movimento sul gol di Sesko in cui resta colpevolmente a metà strada. Si appunta poi la medaglietta per il cross del pari e un salvataggio sulla linea nel recupero.
È la grande sorpresa di Thiago Motta e lui lo ripaga prendendo in mano la manovra della Juventus. Detta i tempi e non sbaglia un appoggio. Personalità.
Mette in crisi il centrocampo avversario con la sua posizione mai leggibile e che gli permette di trovare spazio, come quando innesca Koopmeiners in avvio ripresa. Poi si sacrifica in maniera encomiabile.
Dopo un primo tempo di vorrei ma non riesco, spesso a litigare con il pallone, risponde al gol dell’altro gigante con due autentici pezzi di bravura: un anticipo su Orban e uno straordinario sinistro da fuori area sul palo più lontano. Questa sì che è una gran risposta alle critiche di dimensione europea.
Un capolavoro assoluto: gli capita di tutto, ma la sua Juve ha un’anima d’acciaio e un’idea trascinante. È la vittoria della consacrazione internazionale.
Eredita subito la fascia da Bremer e la onora con un’apertura d’esterno destro. Poi fa molta attenzione ai movimenti di Openda ed è spesso efficace negli anticipi a campo largo. Anche lui, però, latita quando Openda mette nei guai.