Le analogie con Del Piero
Che dimensione ha un legamento crociato? «E’ un cordoncino lungo come mezzo dito e spesso come un mignolo. Tiene insieme l’osso sotto, la tibia e quello superiore, il femore».
Che tempi di recupero possiamo immaginare?
«Siamo intorno ai sette mesi, dunque vicini al termine della stagione. I dati di Champions negli ultimi quasi 20 anni dimostrano che dopo un crociato rotto ci si torna ad allenare con la squadra dopo 6 mesi e mezzo e si rientra in campionato dopo 7 mesi e mezzo. Ovviamente si parla di media».
Potrà tornare come prima?
«Solitamente a questi livelli il recupero è intorno al 95%, anche qui dati Champions. Vale per questi atleti, la popolazione normale ha un recupero totale di circa il 60%».
A livello di recidive i dati cosa dicono?
«Sono basse, ci si rifà male una volta su dieci, numeri molto più alti nei ragazzini sotto i 18 anni. Qui siamo a uno su quattro».
Lei soccorse nel 1998 a Udine Del Piero quando si ruppe il ginocchio. Poi tornò forte come prima. Ci sono molte analogie?
«L’infortunio al ginocchio di Alessandro fu molto più complesso, con una dinamica anche diversa e decisamente più importante. Impiegò il tempo necessario per recuperare al meglio e tornò il Del Piero di prima, giocando altri 14 anni nella Juventus e vincendo anche il Mondiale».