La sensazione è che tra qualche anno gli abitanti di Recco, oltre per la focaccia e la squadra di pallanuoto, potrebbero avere un altro fattore per cui vantarsi, ovvero quello di aver dato i natali a un attaccante di Serie A e militante nelle fila di una big del calcio italiano. Lorenzo Anghelè, infatti, ha le stimmate del predestinato e il suo talento non passa inosservato. Si è accorto di lui, ormai da qualche mese, pure Thiago Motta, che l’ha apprezzato da vicino durante il pre-campionato. Una stima sbocciata nell’esordio a fine agosto in Serie A al Bentegodi. Il debutto però non rappresenta un punto d’arrivo, ma solamente di partenza per il gioiellino ligure. Una manciata di minuti per assaporare il grande calcio con addosso quella maglia, che la punta classe 2005 spera di indossare ancora a lungo. Anghelè negli ultimi anni ha fatto sfracelli nelle giovanili della Vecchia Signora e appare pronto ad affacciarsi ora in prima squadra.
Milik, Anghelè e la scelta di Giuntoli
Il dt bianconero Cristiano Giuntoli, infatti, ha deciso di non ricorrere al mercato degli svincolati per ovviare allo stop prolungato di Arek Milik. Il polacco tornerà in campo a dicembre, ma in casa Juve c’è l’idea che Weah e Yildiz possano essere adattati come prima punta in caso di necessità. Insomma, nessuna emergenza. Se poi servissero forze fresche, si può tranquillamente attingere dal bacino dei talenti della Next Gen come già accaduto negli ultimi anni. Con Anghelè che potrebbe fare la spola tra la formazione Under 23 e la prima squadra. Motivo per cui i dialoghi per il prolungamento del contratto fino al 2029 sono già entrati nel vivo. La Juve l’ha pescato dalla Sampdoria nel 2019 e crede tanto in lui. Al primo anno negli Allievi Nazionali Lorenzo segna 13 reti, meritandosi il salto in Primavera dove realizza 14 gol che gli sono valsi il salto, con qualche mese d’anticipo rispetto ai suoi coetanei, in Next Gen nella scorsa stagione. Giusto in tempo per lasciare il segno coi primi 3 acuti tra i professionisti.