Confermata la riduzione della squalifica per doping che aveva colpito Paul Pogba. Dopo le indiscrezioni ufficiose degli ultimi giorni, è arrivata anche la comunicazione da parte del Tas di Losanna. Nonostante, il calciatore "non fosse esente da colpe e avrebbe dovuto prestare maggiore attenzione", le prove fornite dal centrocampista non hanno trovato opposizione. Si è passati dagli iniziali 4 anni ai 18 mesi decisi dal Tribunale Arbitrale dello Sport. Il giocatore potrà, quindi, tornare verosimilmente a calcare i campi da gioco dal mese di marzo, ma non è detto lo faccia con la magia della Juventus. Secondo indiscrezioni che si susseguono frenetiche, i bianconeri starebbero valutando la separazione dal francese. Il motivo principale risiederebbe nella prolungata inattività di Pogba, reduce, inoltre, da stagioni non troppo esaltanti, costellate da numerosi infortuni, come dichiarato dallo stesso Cristiano Giuntoli.
Squalifica Pogba, il comunicato del Tas
Di seguito il comunicato ufficiale con il quale è stata ufficializzata la riduzione della squalifica di Pogba:
"Il collegio del TAS ha basato la sua decisione sulle prove e sulle argomentazioni legali addotte secondo cui l’assunzione da parte del Sig. Pogba di DHEA, la sostanza a cui è risultato positivo, non era intenzionale ed era il risultato di un’errata assunzione di DHEA, avendo preso un integratore prescrittogli da un medico in Florida, dopo che al signor Pogba erano state date rassicurazioni sul fatto che il medico, che aveva affermato di curare diversi atleti statunitensi e internazionali di alto livello, era ben informato e sarebbe stato consapevole degli obblighi antidoping di Pogba ai sensi del Codice mondiale antidoping.
Il signor Pogba ha chiesto una sanzione di soli 12 mesi in riconoscimento della presenza di qualche colpa da parte sua (non ha chiesto una determinazione di assenza di colpa o negligenza da parte del collegio CAS). ”NADO Italia ha sostenuto che l’imprudenza del Giocatore era grave e giustificava una squalifica di 4 anni. Il caso di Pogba è stato sostenuto da diversi esperti. Gran parte delle prove fornite da Pogba non hanno trovato opposizione. La giuria del CAS ha stabilito, tuttavia, che il signor Pogba non era esente da colpe e che, in quanto calciatore professionista, avrebbe dovuto prestare maggiore attenzione date le circostanze".
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