La carta a sorpresa di Motta
Sconfessato, peraltro, poco dopo e nei giorni seguenti, da gran parte dei suoi ex colleghi tra moviole televisive e no, compreso il vice designatore Gervasoni. Ma tant’è. La Juventus incassa l’ennesimo schiaffo in attesa di vedere ciò che è stato auspicato da Thiago Motta con un self control che nel dopo gara, a caldo, anzi a caldissimo visto l’andamento di quel match, non è proprio così usuale. "Io non ho visto le immagini ma non ho motivo di dubitare sulla decisione. Ciò che è certo è che d’ora in avanti la simulazione dovrà essere sempre trattata così". Vedremo quindi cosa riserveranno le prossime trentuno giornate da dieci partite l’una in tema di simulazioni o presunte tali.
Ciò che è agli atti è il fatto che il tecnico italobrasiliano dovrà sperare di avere a disposizione almeno Weah per sostituire Conceiçao (lo statunitense sta lottando con un problema alla caviglia) altrimenti toccherà tornare a raschiare il serbatoio pescando dalla Next Gen per arruolare il giovane ventenne olandese Livano Comenencia, utilizzato da Montero proprio come cursore offensivo di fascia destra. Un cavallo da corsa che ha nello sprint e nell’allungo l’arma principale per saltare l’uomo. La squalifica di Chico pesa dunque il doppio alla luce dell’infermeria affollata bianconera. La legge è uguale per tutti, recita la famosa frase che campeggia nelle aule di tribunale. In realtà se ne sono viste di ogni, anche in campo sportivo. Gli juventini sono vaccinati, vero. Ma questa non è una riflessione sana... Già. Le verità processuali, e le verità.
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