Douglas Luiz, quello che il campo non dice
Lampi di un potenziale tecnico che, nonostante un avvio indubbiamente deludente, è confermato anche dalle statistiche. Con una media di 3,52 dribbling riusciti ogni 90 minuti giocati (dato sofascore come i seguenti, tutti relativi ai giocatori con almeno 4 presenze), Douglas Luiz è il terzo giocatore della Serie A dopo Ekong (Empoli) e Neres (Napoli); con il 93,6% di passaggi giusti è il miglior juventino dopo i difensori Gatti, Kalulu e Savona (che per zona di campo coperta tendono giustamente a rischiare di meno); con 1 grande opportunità creata ogni 90 minuti è il miglior bianconero e il quinto giocatore della Serie A ed è il miglior bianconero assieme a Koopmeiners, e all’ottavo posto in Serie A, con 3 passaggi chiave ogni 90 minuti. Qualità preziose per una squadra come la Juve che fatica a concretizzare la mole di gioco che produce, ma alle quali il brasiliano deve riuscire ad abbinare quantità, intensità e grinta per 90 minuti, per poterli giocare davvero quei 90 minuti. La mancata convocazione nel Brasile gli offre l’occasione per convincere Motta di poterlo fare con la Lazio, quando gli acciacchi di Koopmeiners e i 10 giorni trascorsi in Nazionale da Fagioli, il più simile a lui per qualità tecnica, potrebbero agevolarlo. A lui sfruttare la chance.