Magari quell’imprudente tentativo di rinvio all’87’ di Juventus-Cagliari, risoltosi nel fallo da rigore su Piccoli e nel secondo penalty procurato dopo quello per lo sfortunato e discutibile fallo di mano di Lipsia, è stato il fondo. E magari dopo averlo toccato Douglas Luiz comincerà a risalire, fino a emergere dalle difficoltà di questo avvio di stagione e a mostrarsi per il calciatore che la Juventus è convinta di aver acquistato pagando 50 milioni all’Aston Villa (compresi i cartellini di Iling e Barrenechea valutati rispettivamente 14 e 8). Di certo lo spera tutto il mondo juventino, perché quel calciatore finora lo si è intuito, intravisto, ma ancora mai visto.
Douglas Luiz, i numeri di un avvio complicato
Si è visto poco in assoluto, in realtà, Douglas Luiz: appena 222 minuti in campo. Esclusi i bianconeri che hanno avuto problemi fisici (Thuram e Weah), meno di lui hanno giocato solo Cabal (212), il portiere di riserva Perin (210), Danilo (altra situazione particolare con i suoi appena 148 minuti) e Rouhi (87), più il Next Gen Anghelè (5). Una latitanza dal campo e dalla formazione titolare, dove è comparso solo una volta a Empoli mostrando peraltro la sua prestazione peggiore, che è costata al brasiliano la Seleçao, contrariamente a quanto accaduto a Danilo, regolarmente agli ordini del ct Dorival Junior. Non tutto il male, però, vien per nuocere, ed essere rimasto a lavorare alla Continassa potrebbe servire a Douglas Luiz per compiere i passi necessari per prendersi la Juve e poi riprendersi il Brasile.