L'ECA si riunisce: Juve presente. I temi trattati
Ieri, ad Atene, si è svolta la prima assemblea dell’ECA dopo il ritorno della Juventus tre anni dopo. E il club era presente in forze con l’amministratore delegato Maurizio Scanavino, il direttore commerciale Francesco Calvo e il neodirigente Giorgio Chiellini, che è proprio il capo delle relazioni istituzionali. Per Scanavino e Chiellini era una vera prima volta, per cui è stata l’occasione per conoscere persone e allacciare nuovi contatti, oltre che per rendersi conto di come si sviluppano i lavori all’interno dell’ECA. Ma presto passeranno, soprattutto Chiellini, a una fase più operativa. Due i temi caldi della giornata di ieri: la sentenza della Corte di Giustizia Europea sul caso Diarra che minaccia di cambiare il calciomercato (anche se i club si sono dimostrati piuttosto tiepidi sui rischi che comporta il giudizio della Corte) e il caso del Mondiale per club, con la protesta della Fifpro, ovvero il sindacato mondiale del giocatori per i quali si gioca troppo.
I club dell’ECA hanno un parere contrario e il tema del calendario internazionale sarà nodale nei prossimi mesi, perché gli interessi dei club si scontreranno contro quelli delle nazionali (che per i club hanno troppo spazio). In questo confronto, potrebbe giocare un ruolo importante proprio Chiellini, il cui contributo sarà prezioso: ex giocatore, rispettato da tutti (istituzioni comprese), che porta la sua esperienza sul campo e la visione da dirigente. Karl Heinz Rummenigge, per esempio, ha giocato un ruolo simile nel decennio precedente, spesso al fianco di Andrea Agnelli.
Le parole di Chiellini e Scanavino
"Quella della Juventus è una ripartenza, come successo in campionato con un nuovo ciclo. Anche a livello istituzionale, sono contento di farne parte e pian piano darò il mio contributo. È motivo di orgoglio per me rappresentare questo club", ha detto Chiellini. E Scanavino ha chiosato: "Chiellini è un valore aggiunto". Poi sul ritorno nell’ECA l’amministratore delegato ha spiegato: "Può essere un’opportunità interessante per vivere il rapporto con gli altri club e parlare del presente e del futuro del calcio. Ci sono state le occasioni di incontrare altri colleghi e approfondire altre tematiche del calcio giocato, ma anche delle infrastrutture, della sostenibilità e del rapporto con l’impegno sociale che i club devono avere, quindi è un’opportunità per noi per essere all’interno di un sistema e di un’organizzazione che ha come obiettivo di sviluppare il mondo del calcio. Poi ci sono degli elementi molto concreti di breve, ad esempio è proprio l’ECA che sta negoziando con la FIFA i ricavi per la Mondiale per club che per noi è un motivo di grande interesse, ma non solo per noi, per club piccoli e grandi".
© RIPRODUZIONE RISERVATA