Intanto si è autopagato almeno il primo anno di stipendio, Thiago Motta. E, dopo nove partite ufficiali, non è affatto male. Il lancio di Nicolò Savona, 7 presenze di cui 5 da titolare, un gol e l’ingresso nell’Under 21 azzurra, sta già provocando nel valore di mercato del ventunenne aostano un’impennata tale da coprire a fine stagione almeno un’annualità dell’ingaggio dell’allenatore bianconero: ovvero 7 milioni lordi.
Le gemme di Motta
Almeno una, perché se Savona continuerà a giocare così, a giugno il suo valore sarà probabilmente anche superiore a 7 milioni. Il terzino bianconero peraltro è stato finora sicuramente il più brillante e continuo dei giovani fatti esordire da Motta, ma non l’unico: cinque partite, di cui quattro da titolare, le ha giocate anche la ventenne ala Samuel Mbangula, pure lui a segno una volta e autore di due assist, più un rigore procurato. E pure lui avviato verso una valutazione superiore ai cinque milioni. Di quanto, dipenderà da lui. Il che non significa necessariamente, per Mbangula come per Savona o per il ventenne terzino sinistro Jonas Rouhi, l’altro esordiente tra i giovani stabilmente nella rosa della prima squadra, che a fine stagione la Juventus lo venderà. Ma serve a sottolineare come in meno di due mesi Motta, dando loro spazio e fiducia, abbia aumentato in modo esponenziale il valore di alcuni dei giovani bianconeri.