TORINO - La ricerca, adesso, è entrata nel vivo. Già, perché un conto è tenere sott’occhio i profili reputati interessanti e un altro è avere una stingente lacuna da colmare. L’elenco dei papabili innesti per la Juventus, in questo senso, si sta stringendo di giorno in giorno sull’agenda di Cristiano Giuntoli, i cui pensieri ora convergono verso un orizzonte temporale che si chiama gennaio. Non tanto, o almeno non più, una sessione intermedia in cui ritoccare o rifinire il fitto lavoro estivo. Ma un passaggio cruciale per setacciare il mucchietto di tasselli disponibili e individuare quelli corretti per completare il puzzle nelle mani di Thiago Motta. Manca una pedina davanti, che permetta a Vlahovic di rifiatare o che aumenti le soluzioni sulla trequarti. Ma manca, soprattutto, un centrale per blindare la ferrea retroguardia costruita intorno a Bremer, colonna venuta improvvisamente meno per via del doloroso (in tutti i sensi…) crack al crociato.
I nomi per sostituire Bremer: Ismajli in pole
Il direttore generale e il tecnico si confrontano con frequenza sull’argomento. E, in tema di difensori, concordano nel ritenere necessario sopperire – quantitativamente e qulitativamente – alla defezione del colosso brasiliano, costretto ai box fino alla prossima estate. Serve un giocatore già pronto, allora, che possa garantire il proprio apporto fin da subito e che risulti accordato con il principio dell’instant team varato a luglio. Un giocatore, però, ancora ampiamente al di sotto della soglia dei trent’anni, asticella mai superata con l’ultimo, generoso, giro di acquisti. E, al contempo, un giocatore che non stoni con la politica di razionalizzazione dei costi, né a livello di formula dell’operazione né a livello di ingaggio imposto dal momento storico. Un profilo come quello di Ardian Ismajli, per esempio, non a caso finito in maniera sempre più insistente nel mirino degli osservatori bianconeri. Le idee sui difensori reputati idonei al nuovo progetto tecnico, da Beukema a Kiwior, non mancano nei summit di mercato già andati e che andranno in scena tra le stanze della Continassa. Ma il nome del centrale albanese dell’Empoli sta rapidamente scalando le gerarchie, in seguito all’uscita di scena in barella di Bremer a Lipsia.