La Juventus si avvicina al primo snodo della stagione con il pieno d’entusiasmo, ma non di uomini. Il pareggio-beffa del Cagliari allo scadere, nell’ultimo turno di campionato, pesa ancora sulle coscienze dei bianconeri, senza che però il rigore di Marin abbia annacquato spirito e certezze di un gruppo che sta lavorando con convinzione per avviare un nuovo ciclo vincente. Lo snodo all’orizzonte è quello che andrà da sosta a sosta delle Nazionali: sette partite importanti, con due serate di gala in Champions League e le sfide di campionato – tra le altre – contro Lazio, Inter e Torino. Ma anche, se non soprattutto, sette partite di fila da disputare a tre giorni di distanza l’una dall’altra. Per questo farebbe comodo poter esplorare tutta la profondità della rosa. Epperò, in questo momento, l’organico della Juventus è tutt’altro che al completo.
Motta e la conta delle assenze
L’infortunio di Nico Gonzalez e la contestuale squalifica di Conceiçao aprono una voragine a destra, il crack al crociato di Bremer indebolisce il reparto difensivo e ne limita le rotazioni almeno fino a gennaio. Quelle stesse rotazioni che le ginocchia di Milik stanno impedendo del tutto sul fronte offensivo. E quindi? E quindi Thiago Motta si affida con speranza al rientro di Weah, previsto già per il confronto con la Lazio della prossima settimana, e al recupero in tempi brevi di Adzic e di Koopmeiners. Due giocatori che, in qualche modo, devono ancora lasciare il segno: il classe 2006, frenato da qualche stop fisico di troppo, non ha ancora esordito in bianconero, mentre l’olandese a Torino non ha ancora imboccato la via del gol.