Vlahovic solitario e un centrocampo arruffone: Juve, è andata pure bene…

Cinque grandi parate di Perin (rigore compreso) non hanno evitato la prima sconfitta ai bianconeri, dominati in lungo e in largo dallo Stoccarda. Per Motta c'è molto da fare

"Non mi sento una riserva, ma un contitolare del ruolo assieme a Di Gregorio", aveva detto Mattia Perin prima di giocare contro lo Stoccarda sostituendo l'ex monzese squalificato. Altro che riserva: il trentunenne di Latina è stato un gigante, autore di cinque grandi parate (rigore di MIllot compreso), sebbene le sue prodezze non siano bastate alla Juve per evitare la sconfitta, molto meritata e molto più netta del risultato finale. A siglarla, El Bilal Touré, 23 anni: nel 2023, l'Atalanta aveva preso dall'Almeria pagandolo 31 milioni di euro, l'acquisto più caro nell'intera storia bergamasca. Purtroppo, proprio alla vigilia del campionato, il maliano si era gravemente infortunato (rottura dell’inserzione prossimale del tendine del muscolo retto femorale della coscia destra), tanto da tornare in campo soltanto dopo sei mesi, riuscendo comunque a collezionare 17 presenze e 3 gol. Allo Stoccarda è andato in prestito con diritto di riscatto: la Dea non ha concesso l'obbligo ai tedeschi poiché confida nel suo totale recupero.

A giudicare dal modo con il quale ha fulminato la difesa juventina in pieno recupero, El BiIal è sulla buona strada. La verità è che a Torino la squadra di Motta ha subito in lungo e in largo lo Stoccarda che pure, attualmente è decimo in Bundesliga e dopo 7 giornate è già staccato di 8 punti da Bayern e Lipsia primi in classifica. I biancorossi hanno avuto il merito di non demordere dopo avere ripetutamente cozzato contro il muro Perin: prima con Undav due volte; poi con il palo di Demirovic, poi ancora con Undav che si è visto annullare la rete dal Var per il fallo di mano, poi con il rigore di Millot.

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La solitudine di Vlahovic

L'espulsione di Danilo, alla seconda partita da titolare, ma al quale non ne va bene una, è stata il prologo della resa, firmata sei minuti più tardi, in pieno recupero, dal guizzo felino di Touré. La squadra di Sebastian Hoeness ha nettamente prevalso sul centrocampo arruffone e mai capace di fare il solletico agli avversari, con Fagioli troppo solo per reggere il reparto privo di Koopmeiners e, in extremis, di Douglas Luiz, fermato da un risentimento muscolare durante il riscaldamento. Ecco un altro bianconero in pieno periodo no. In attacco, inconsistente e sostituito è stato Vlahovic, mentre Yildiz e Adzic si sono pestati i piedi: indisponibili Nico Gonzalez e Milik, la Juve paga la solitudine di Dusan, servito poco e male. Rispetto a Lipsia, la squadra ha fatto tre vigorosi passi indietro. La prima sconfitta stagionale avverte Motta: c'è molto da fare, pensando all'Inter che fra quattro giorni l'aspetta a San Siro.

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"Non mi sento una riserva, ma un contitolare del ruolo assieme a Di Gregorio", aveva detto Mattia Perin prima di giocare contro lo Stoccarda sostituendo l'ex monzese squalificato. Altro che riserva: il trentunenne di Latina è stato un gigante, autore di cinque grandi parate (rigore di MIllot compreso), sebbene le sue prodezze non siano bastate alla Juve per evitare la sconfitta, molto meritata e molto più netta del risultato finale. A siglarla, El Bilal Touré, 23 anni: nel 2023, l'Atalanta aveva preso dall'Almeria pagandolo 31 milioni di euro, l'acquisto più caro nell'intera storia bergamasca. Purtroppo, proprio alla vigilia del campionato, il maliano si era gravemente infortunato (rottura dell’inserzione prossimale del tendine del muscolo retto femorale della coscia destra), tanto da tornare in campo soltanto dopo sei mesi, riuscendo comunque a collezionare 17 presenze e 3 gol. Allo Stoccarda è andato in prestito con diritto di riscatto: la Dea non ha concesso l'obbligo ai tedeschi poiché confida nel suo totale recupero.

A giudicare dal modo con il quale ha fulminato la difesa juventina in pieno recupero, El BiIal è sulla buona strada. La verità è che a Torino la squadra di Motta ha subito in lungo e in largo lo Stoccarda che pure, attualmente è decimo in Bundesliga e dopo 7 giornate è già staccato di 8 punti da Bayern e Lipsia primi in classifica. I biancorossi hanno avuto il merito di non demordere dopo avere ripetutamente cozzato contro il muro Perin: prima con Undav due volte; poi con il palo di Demirovic, poi ancora con Undav che si è visto annullare la rete dal Var per il fallo di mano, poi con il rigore di Millot.

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