TORINO - Risuona alto e potente “Ricominciamo!”. Ma stavolta Adriano Pappalardo non c’entra. Parole di Thiago Motta. E sguardi, che sguardi! Il discorso del tecnico, ieri alla Continassa, a tutto il gruppo dopo il brutto ko - brutto in quanto giusto - con lo Stoccarda, è servito per ridare fiducia a una rosa giovane, dunque non abituata a ripartire da sconfitte pesanti dal punto di vista del morale. Come quelle che si possono vivere in Champions League, dove la musichetta pregara ha il potere di amplificare le emozioni di chi magari sino a tre anni prima queste partite se le guardava in tv e non aveva manco il coraggio di sognare di poterle giocare. E alla Juve non sono pochi in queste condizioni, da Yildiz a Savona per passare a Mbangula, tanto per citare i più green di tutti. E così Thiago Motta, che dal punto di vista della gestione mentale ne sa mica poco, ieri ha colto l’occasione della ripresa degli allenamenti alla Continassa per riunire tutti sul campo e chiarire alcuni concetti base.