"Motta? Devo essere sincero..."
Che sfida si aspetta?
"Una bella partita tra due allenatori che hanno buone idee di gioco: sono ottimi esponenti in un periodo di crescita per il nostro calcio".
Però si continua a dire che da noi si va a una velocità troppo bassa rispetto ad alcuni tornei all’estero e che per questo motivo in Europa andiamo spesso in sofferenza. Condivide questa analisi?
"Ci sono dei campionati che vanno a una velocità superiore, ma è sempre stato così. In Premier, per esempio, si gioca un calcio magari meno ragionato, ma senz’altro più veloce. Il nostro torneo è sicuramente molto più tattico rispetto a molti altri. Detto questo secondo me tutto sta nell’equilibrio: dobbiamo capire che la velocità e la rapidità di pensiero non vanno sacrificate in nome di un eccessivo tatticismo perché il calcio moderno va in quella direzione".
Si aspettava che Thiago Motta diventasse un allenatore di primo livello?
"Devo essere sincero: lui è stato molto bravo perché la sua prima esperienza al Genoa non era stata bellissima, ma già da quei mesi in cui ha tastato con mano cosa volesse dire allenare in prima squadra nel nostro campionato ha imparato molto, dimostrando di essere una persona molto intelligente. Da lì è iniziato un percorso di crescita che non si è più fermato diventando una bella realtà per il nostro calcio e non solo".